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Calcio | 25 giugno 2013, 12:38

Calcio, Eccellenza: nasce il Genova Calcio dalla fusione di Corniglianese Culmv Polis e Virtusestri

L'ex allenatore del Vado, Beppe Maisano, sarà il coordinatore del Settore Giovanile

Calcio, Eccellenza: nasce il Genova Calcio dalla fusione di Corniglianese Culmv Polis e Virtusestri

Il progetto è ambizioso. Non un'idea come un'altra, dunque. L'A.S.D. Genova Calcio è l'ultima arrivata tra le neonate società  dilettantistiche liguri. Tre storiche, importanti realtà che si fondono un po' per necessità visti i tempi di austerity, un po' per dare vita ad un percorso calcistico che possa garantire continuità e nuova linfa settoriale ad una buona fetta di Superba.

Corniglianese, Culmv Polis e VirtuSestri salutano l'universo dilettantistico, dopo anni e anni di onorato lavoro. Passione e impegno profusi nelle rispettive storie. Ed ecco l'A.S.D. Genova Calcio. Quasi 100 anni di vita per Virtus Sestri e Corniglianese, la Polis ne ha una più breve, che segnano il passo di fronte alla realtà dei giorni nostri, dove diventa difficile la sopravvivenza.

La prima squadra giocherà in Eccellenza, mentre il Settore Giovanile partirà con un gruppo di almeno 400-500 ragazzi. Le varie leve graviteranno sul campo base del Ferrando di Cornigliano, con il Cige in supporto. Disponibili anche gli impianti di Villa Gavotti a Multedo e il campetto di via Vado a Sestri Ponente per i bambini più piccoli. I colori sociali sono il biancorosso e il logo richiama lo stemma della città con la croce rossa su sfondo bianco.

La nuova società sportiva vedrà presidente Marco Vacca, vicepresidenti Salvatore Cappadona e Giuseppe Mango, presidente onorario Luigi Tassone, segretario Salvatore Pilotta, direttore generale Michele Parodi, coordinatore tecnico responsabile del settore giovanile Giuseppe Maisano.

Nel consiglio figurano Cappadona Salvatore, Chiriaco Rodolfo, Danese Giancarlo, Marante Fabio, Orlando Michele, Parodi Michele, Tempestini Bruno, Bevegni Alessandro, Mercurio Alessandro, Russello Giuseppe, Vacca Marco, Grassi Stefano, Paganetto Dario, Pompei Enrica, Pilotta Salvatore, Celano Ottavio, Di Bella Baldassare, Ferraro Giuseppe, Fossati Dalmazio, Mango Giuseppe e Tassone Luigi.

 

«Il progetto - spiega il neo presidente Marco Vacca - nasce da un momento di difficoltà economica, con istituzioni sempre più assenti e sponsor carenti vista l'epoca in cui stiamo vivendo. Purtroppo è un mondo dove prevalgono gli interessi personali, e il rischio per chi si è preso la responsabilità di portare avanti determinati discorsi societari è sempre maggiore. E così ci siamo ritrovati attorno a un tavolo con le altre componenti, VirtuSestri e Corniglienese, fino ad arrivare alla nascita dell'A.S.D. Genova Calcio. Con Parodi e Cappadona avevamo intrapreso un discorso di intesa lo scorso anno, e le idee erano chiare: il problema era logistico, le strutture non erano adeguate a determinate considerazioni futuristiche. Dato che anche la Corniglianese era in  preda a problematiche  di natura economica, abbiamo ampliato il progetto e trovato la possibilità di avere un'ulteriore struttura su cui puntare. C'è il rammarico per la scomparsa dei rispettivi nomi, per la perdita di storie che hanno segnato il nome di Genova a livello dilettantistico: da tre criticità, però, è partito un progetto ambizioso con una struttura solida. Gli obiettivi sono quelli di far nascere una società forte, che non abbia problemi economici e che si mantenga da sola con un valido e ampio settore giovanile per la città di Genova. Rappresentare la Superba ai livelli dell'Eccellenza è un onore: saremo la terza società genovese dopo Sampdoria e Genova, perché abbiamo in mano quartieri importanti e popolosi". Non si pensi che venga persa l'identità di Culmv, Polis, Corniglianese e VirtuSestri:  lo spirito sussiste sempre perché persone come Parodi, Paganetto, Tassone, Pilotta, Cappadona e il sottoscritto, metteranno al servizio della neonata società tutta l'esperienza accumulata negli anni addietro. Poi ci saranno persone come Beppe Maisano, professionali e impeccabili in questo settore.»

 

«Si sono messe insieme tre società che rappresentano un polo del ponente molto importante, - racconta dal canto suo il vicepresidente Cappadona - dove avremo un'unica prima squadra che giocherà nella massima categoria dell'Eccellenza. Abbiamo un bacino di utenza molto ampio e punteremo a un settore giovanile di quantità e qualità grazie al lavoro dei nostri collaboratori. Il progetto deve essere sostenibile, non discutibile. Tre società che avevano varie vicissitudini che hanno deciso insieme di compiere un percorso importante. La prima squadra avrà il quartier generale a Cornigliano, come alcune leve giovanili, mentre quelle già abituate saranno al Cige. In più, abbiamo a disposizione il campo a nove di Villa Gavotti a Multedo. E' una fusione storica per il tessuto sportivo genovese perché unisce la Virtus nata nel 1917, la Corniglianese datata 1919 e la Polis, arrivata successivamente. Tre società che hanno fatto la storia di Genova a livello dilettantistico. Non unirsi poteva diventare problema, non avevamo campi su cui migrare. Ci siamo spogliati dell'ultima veste e, chi verrà dopo di noi, si renderà conto del passo importante che è stato fatto, e altre potrebbero seguire in futuro questo nostro progetto perché si tratta di un'unione di forze che coinvolge anche un buon numero di persone, con un consiglio molto ampio, di persone appassionate, non stipendiate. Un rapporto passionale con il calcio che ci lega da bambini e questa scelta per noi è un motivo di orgoglio. La scelta del nome Genova è stata mirata, perché significa fare calcio a Genova, unire più quartieri, in un periodo in cui non c'è più una separazione di quartieri, dove spariscono i municipi.»

 

«Il progetto è nato perché tutte le società dilettantistiche versano in gravi difficoltà economiche- aggiunge il vicepresidente Giuseppe Mango - e se vogliamo le cose fatte bene questa era l'unica soluzione attuabile. Sponsorizzazioni non ne arrivano più, si andava avanti solo con le nostre forze e finanziariamente bisogna mettere mano al portafoglio per le spese del campo, dell'Enel, del Comune, del fondo del terreno. Tutto questo senza l'aiuto di nessuno e per andare avanti ci è stato prospettato questo progetto dalla VirtuSestri. La cosa sembra fatta bene, con l'unione di tre poli importanti, tre società anche di spessore. Una con il titolo sportivo dell'Eccellenza, una con un valido settore giovanile. Tutti noi siamo grandi appassionati di calcio. Lavoriamo senza alcuno scopo di lucro. Lo facciamo con la passione perché amiamo lo sport, amiamo il calcio. Questa unione ci porta ad avere una base di partenza solida nel settore giovanile, con 400-500 ragazzi. Ognuno di noi va al campo per divertirci, io stesso sono un uomo di campo, ma rimanevo sempre dietro una scrivania. Ora ci sarà più tempo per seguire le squadre, fare anche altro per la causa comune e potrò rilassarmi. Da hobby, il calcio, si era trasformato in un lavoro con la mente sempre rivolta a far quadrare i conti. Siamo contentissimi di questa fusione ed è chiaro che un po' dispiace perché sparisce il nome Corniglianese, anche se tutto si centralizzerà da noi al Ferrando. L'A.S.D. Genova Calcio si occuperà tantissimo di sociale, a partire già dal prossimo 5 luglio quando il campo Ferrando ospiterà una partita tra i dipendenti di Leroy Merlin e le vecchie glorie di Genoa e Sampdoria con incasso devoluto alle famiglie delle vittime di Molo Giano. E' la prima volta che a Genova si uniscono tre società e sono convinto, che con il tempo, altre adotteranno la nostra scelta. Gli obiettivi sono quelli di andare avanti sempre meglio, portando sempre più ragazzi e sempre più qualità. Con la possibilità che la maggior parte di questi possano vestire la maglia della prima squadra. Maisano sta facendo bene e sta portando istruttori di qualità.»

 

"Avrò l'onore di essere il coordinatore tecnico responsabile del settore giovanile, - spiega Giuseppe Maisano - aiutando i colleghi delle leve inferiori. Sarò anche il mister della prima squadra. C'è fame di sport e il nome di questa nuova realtà la dice lunga. La società vuole identificarsi nella città: starà alla capacità di tutti coinvolgere le persone adatte che riescano a portare avanti le tradizioni delle società che avevano rappresentato fino a qualche settimana fa. Una progettualità che vuole rilanciare l'immagine di squadre importanti, purtroppo incappate in una crisi devastante e quindi non in grado di andare avanti e con il rischio di sparire. Per quanto riguarda il settore giovanile, che poi sarà il fulcro del progetti, ci avvaleremo della collaborazione di allenatori validi e seri, alcuni con esperienze in Eccellenza e Promozione, e altri in arrivo da altre compagini. Ci saranno amici professionisti che parteciperanno da esterni alla crescita del progetto. La costruzione della prima squadra avverrà dopo, dovrà fungere da traino per il settore giovanile: l'obiettivo sarà salvarsi tranquillamente senza patemi, in un'Eccellenza che avrà ai nastri di partenza squadroni come Casarza, Sestrese e Finale, poi Argentina, Imperia e Ligorna. Insomma, ci sarà da lavorare ma il tempo non manca e le idee neppure.»

C.S.

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