"Un fulmine a ciel sereno? Sì, lo è stato anche per me".
Andrea Caverzan è da ieri sera il nuovo allenatore dell'Albenga, uno scenario che fino a circa 24 ore fa appariva sinceramente impensabile.
La voglia di rientrare alla grande per l'ex tecnico di Argentina e Taggia era davvero forte, seppur lui stesso ammette l'anomalia della situazione.
"Certo, non capita spesso di subentrare a un allenatore imbattuto e che nella stagione precedente è riuscito con la squadra a centrare la promozione. E' chiaro che le motivazioni della separazione non siano di natura tecnica, auguro quindi a Enrico Sardo di potersi chiarire in futuro i propri rapporti con la società, quel che è certo è che il lavoro da lui svolto resta e non lo tocca nessuno".
Difficile dire di no all'Albenga?
"Impossibile, è una delle panchine più prestigiose del Ponente ligure, non ci sono dubbi. Anche la squadra è di valore e ci sono tutti i presupposti per perseguire gli obiettivi prefissati dalla società".
Tra l'altro la rosa sembra disegnata per le sue caratteristiche.
"C'è la possibilità di schierare i ragazzi con moduli diversi. Quel che è certo è che proseguirò sulla strada disegnata da Sardo, integrandola con le mie idee. Mi ripeto, il lavoro fatto fino ad oggi è stato ottimo e sarebbe davvero illogico cancellarlo con un colpo di spugna".
Lo spogliatoio era molto legato al tecnico, che tipo di approccio avrà stasera con la squadra?
"Cercherò di mettere i ragazzi nelle migliori condizioni possibili per giocare a calcio, provando a divertirsi. I legami umani sono fondamentali e darò il massimo affinchè la squadra possa uscire fuori da questa situazione nel più breve tempo possibile".