Voti a rendere: il pagellone del week end sportivo (e non solo) firmato Guglielmo Olivero

Bisogna farsene una ragione. L'influenza è subdola e nel giro di una ventina di giorni è venuta a visitarmi un paio di volte. Ragion per cui, con la febbre alta e con la memoria labile, lunedi la mia modesta rubrica non è andata on line. So che duecento navigatori hanno protestato alla redazione pensando in una soppressione di "Voti a rendere" che invece è tornato regolarmente. Ai duecento navigatori, voto 8,  la sicurezza che andremo avanti fino a giugno e di farsene una ragione quando, per un motivo o per l'altro, calerà il sipario su questo appuntamento. 
Voto 10 e un abbraccio fortissimo al "vecchio" Valentino Persenda, icona savonese di un calcio che non esiste più: non esiste dolore più crudele della perdita di un figlio. Domenica si è spento l'adorato Stefano, che era anche un mio amico, colpito da una crudele malattia. A questo proposito assegno l'ennesimo 10 alla ricerca anche se a volte, davanti alla morte di tante persone giovani, mi viene il sospetto che non tutti i fondi elargiti raggiungono la meta.
Voto 8 ai giudici indiani che, finalmente, hanno annullato l'ergastolo all'albenganese Tommaso Bruno: al contrario di altri Paesi ogni tanto si ha la fortuna di trovare uomini di leggi corretti (e non con  altra vocale). A questo proposito voto 9 agli Ultras dell'Albenga che in questo lungo periodo non hanno mai dimenticato la vicenda del loro concittadino.
Voto 10 a Giulio Diomedi, presidente del Circolo Nautico di Albenga: annunciando la nuova stagione velica ha dichiarato che è più importante il rispetto della natura che il vincere una regata. Una vera lezione per chi, in altri campi, sostituisce l'arroganza con l'incapacità di recitare un importante ruolo professionale. Ma purtroppo, di questo, dobbiamo farcene una ragione.