/ Altri sport

Altri sport | 07 dicembre 2015, 16:40

Chiusi i festeggiamenti per i primi 20 anni della Scuola dello Sport del Coni Liguria

Si conclude all'Acquario di Genova il convegno "I giovani e la pratica sportiva: motivazioni, opportunità e criticità nello scenario di oggi", organizzato dal Coni Liguria per festeggiare i primi 20 anni della sua Scuola dello Sport.

Chiusi i festeggiamenti per i primi 20 anni della Scuola dello Sport del Coni Liguria

Si conclude all'Acquario di Genova il convegno "I giovani e la pratica sportiva: motivazioni, opportunità e criticità nello scenario di oggi", organizzato dal Coni Liguria per festeggiare i primi 20 anni della sua Scuola dello Sport. 

In mattinata, dopo il saluto del segretario generale del Coni Roberto Fabbricini, è il direttore nazionaleRossana Ciuffetti a parlare della mission della Scuola dello Sport in qualità centro di alta formazione, rivolta a tutti coloro che, durante o alla chiusura di una carriera sportiva, dopo la laurea o durante il proprio percorso professionale, intendono investire in una qualificazione tecnica e manageriale ad alto valore aggiunto. Nel 2016 si celebreranno i 50 anni di questo modello sportivo che si deve a Giulio Onesti. 

Mauro Tirinnanzi, membro di giunta Coni Liguria, descrive il progetto AmiConi partendo inizialmente da alcuni aspetti negativi attuali: le poche ore di educazioni fisica e il poco tempo dedicato allo sport, la mancata considerazione dei differenziati tempi di sviluppo per maschi e femmine e la scarsa attenzione alla ricerca talenti. Pur andando incoraggiati agonismo e competizione, per Tirinnanzi vanno evitate classifiche di merito e premi differenziati tra i 6 ed i 10 anni. "Ci vorrebbe un passaporto sportivo per orientare la scelta delle famiglie e inserire dati relativi alla crescita dei bambini e al loro sviluppo formativo". AmiConi si pone l'obiettivo di educare a una vita sportiva gratificante e al coinvolgimento dei genitori in un vero e proprio patto educativo. Un premio, dalle mani del presidente Coni Liguria Vittorio Ottonello e dalla dirigente Territorio Cecilia d'Angelo, va alle 12 società genovesi e savonesi protagoniste della sperimentazione: il CUS Genova Atletica, il Circolo della Spada Liguria, la Scuola Tennis Giorgio Messina, la Nuova Oregina (Calcio), il MiniBasket Uisp Rivarolo, le Province dell’Ovest (Rugby), l’Atletica Varazze, il Circolo Scherma Savona, il TC Finale Ligure, il Vado FC 1913, il Centro Minibasket Le Torri Albenga e l’ITIS Ferraris Rugby Savona.

Di grande interesse gli approcci scientifici di Antonio La Torre (professore Università di Milano) e Claudio Mantovani (docente Scuola dello Sport) rispettivamente dedicati alla metodologia dell'allenamento e dell'insegnamento giovanile. Per La Torre serve un "vestito motorio a misura di giovani, è questione formazione dei veri operatori sportivi capaci di variare continuamente le esercitazioni proposte" mentre nella riflessione di Mantovani, "protagonista dell'apprendimento è sempre l'allievo, non basta sapere cosa insegnare perché la tecnica va confrontata con l'allievo che abbiamo davanti".  

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium