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Calcio | 24 settembre 2016, 11:15

Calcio, Cairese. Cuore e fosforo per Cristian Ferraro: "Con la Campese obiettivo continuità, Cairo ambiente ideale per la crescita di noi giovani"

Cristian Ferraro, foto Cartabianca

Cristian Ferraro, foto Cartabianca

La carta d'identità nella riga dedicata alla data di nascita recita "1997", ma Cristian Ferraro, centrocampista della Cairese, sembra avere le idee molto chiare sul proprio percorso di crescita.

Umiltà e voglia di maturare sembrano essere alla base del dna del giocatore valbormidese, dall'anno scorso aggregato alla Prima Squadra di mister Giribone

Cristian, l'obiettivo principale del match con la Campese è dare continuità alla vittoria con il Camporosso?

"Assolutamente sì, anche se affronteremo una squadra molto ben organizzata. Sarà fondamentale affrontarla al meglio delle nostre possibilità, ma siamo fiduciosi e finalmente con la rosa a totale disposizione".

Parlando di continuità, come sta procedendo il tuo processo di crescita?

"Mi sto togliendo delle belle soddisfazioni e ringrazio il mister e i compagni per la fiducia che mi stanno concedendo. Purtroppo c'è ancora molto rammarico per la retrocessione dell'anno scorso e tutti noi abbiamo voglia di riscattare la beffa della scorsa stagione per riportare la Cairese dove merita di stare".

Cairese che ogni anno sforna davvero un numero notevole di ragazzi con ottime prospettive.

"Credo che il segreto sia tutto all'interno dell'organizzazione all'interno del Settore Giovanile, anche perchè non saprei spiegare diversamente come da un bacino di utenza relativamente limitato escano ogni volta tanti ragazzi con delle buone prospettive. Ci sono tutti gli ingredienti per crescere bene e uno di questi è la competenza dei tecnici e la disponibilità dei giocatori della prima squadra.

C'è un giocatore che ami prendere a modello?

"Per caratteristiche tecniche e di ruolo direi capitan Matteo Spozio, ma ci sono tanti vecchi "marpioni" da cui poter carpire segreti o ascoltare consigli: mi riferisco a Daddi, Olivieri o a Cocito per esempio, giocatori esperti ma che contemporaneamente hanno l'umiltà per aiutarti a correggere gli errori. Il gruppo e le qualità per far bene ci sono, ora sta a noi trasformarli in punti sul campo".

redazione

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