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Calcio | 20 ottobre 2016, 11:00

Calcio. La Città del Muretto si prepara a vivere il derby, per l’Alassio FC parla il Presidente Vincenzi: “L'atmosfera pre-derby è diversa rispetto alle altre partite”

Il numero uno del sodalizio al comando del campionato di Prima Categoria non nasconde il suo entusiasmo in vista della stracittadina con la Baia Alassio: “Il fatto di poter giocare il derby a distanza di 30 mesi dalla nascita dell'Alassio FC significa aver lavorato tanto e, tutto sommato, bene”.

Calcio. La Città del Muretto si prepara a vivere il derby, per l’Alassio FC parla il Presidente Vincenzi: “L'atmosfera pre-derby è diversa rispetto alle altre partite”

La prossima domenica del campionato di Prima Categoria, per la città di Alassio, non sarà una giornata come le altre. Per la prima volta nella storia infatti, si affronteranno sul terreno sintetico del “Ferrando” le due realtà calcistiche cittadine: la Baia Alassio e l’Alassio FC. L’attesa per l’inedito derby è grande, non solo tra i sostenitori delle due squadre, ma anche tra gli addetti ai lavori. Ai microfoni di Svsport è intervenuto il Presidente dell’Alassio FC, Fabrizio Vincenzi: di seguito le sue parole alla pochi giorni dalla sfida stracittadina.

Presidente Vincenzi, un anno e mezzo fa, circa, alla domanda su quali fossero i rapporti con l’altra società calcistica di Alassio rispose “Ottimi. Il derby è ancora troppo lontano”. Oggi, il derby è dietro l'angolo: domenica le due squadre s'incontreranno...

“In effetti, il tempo è trascorso velocissimo. Siamo riusciti a scalare due categorie senza quasi rendercene conto. Il fatto di poter giocare il derby a distanza di 30 mesi dalla nascita dell'Alassio FC significa aver lavorato tanto e, tutto sommato, bene”.

Siete primi in classifica: partita sulla carta scontata?

“Assolutamente no. Ogni partita nasconde difficoltà ed i derby, tradizionalmente, sfuggono ad ogni pronostico”.

D'accordo, però voi sino ad oggi avete collezionato numeri davvero impressionanti a livello di vittorie e di goal fatti.

“Senza dubbio, l'Alassio FC è una squadra costruita per vincere e per durare nel tempo, ma ripeto: ogni partita sta a sé”.

Sensazioni particolari rispetto alle altre partite?

“I punti in palio sono sempre tre. E riprendendo quanto disse il grande Eric Cantona, non voglio vincere contro una squadra in particolare ma contro l'idea di perdere. Non nego comunque che l'atmosfera pre-derby sia diversa rispetto a quella che si vive in occasione delle altre partite di campionato”.

Cosa teme di più della Baia?

“Io personalmente nulla, ma la domanda dovrebbe porla a Mister Di Latte. Ciò che noi dell'Alassio FC ci auguriamo è solo di assistere ad una bella partita di calcio ed alla fine di rimanere in testa alla classifica.

Dando uno sguardo al passato, Lei ha già incontrato mister Torregrossa.

“Si, è vero. Peraltro, all'epoca Mister Torregrossa era il Presidente del Laigueglia e non aveva intrapreso la carriera di allenatore”.

Lei ha mai pensato di fare la stessa scelta?

“Io, assolutamente no. Non ne sarai capace. Diciamo che a tutto concedere potrei essere un buon direttivo sportivo”.

Si dice che Lei sia un Presidente molto esigente con i propri giocatori.

“Se essere esigente significa pretendere rispetto, educazione e lealtà, allora sì, sono sempre stato molto esigente”.

Il futuro dell'Alassio FC, a prescindere dal derby?

“Nelle mie intenzioni, un lungo futuro. Il lavoro svolto nelle due stagioni passate è stato prevalentemente dedicato alla creazione del settore giovanile: oggi possiamo contare su oltre cento ragazzi, suddivisi in tutte le leve dal 2000 al 2011. Questo sarà il futuro dell'Alassio FC. Nelle stagioni prossime, che speriamo di vivere nelle categorie superiori, molti ragazzi della prima squadra inizieranno ad invecchiare, come me d'altro canto (ride), e quindi le leve di oggi dovranno prenderne il posto. Questo è il vero obiettivo: un Alassio FC composto da ragazzi nati e cresciuti nell'Alassio FC. I giocatori della prima squadra di oggi cui sono legatissimo, basti pensare che con alcuni di loro sono più di dieci anni che ci si conosce e che si lavora insieme, se vorranno, potranno divenire gli istruttori delle generazioni future”.

E Mister Di Latte?

“Beh, come giocatore mi fece già felice. Come allenatore se ci porterà in Serie D, come mi ha promesso, come non poter confermarlo a vita?”.

Un'ultima domanda. I dirigenti, gli altri soci che collaborano con Lei, che dicono di questo Suo incredibile e incrollabile entusiasmo?

“(Ride) Non lo so, chieda a loro. Io di loro posso dire solo che si sono dimostrate persone straordinarie per l'impegno svolto sino ad oggi. Non finirò mai di ringraziarli: da Sergio Coxe a Giovanni Formento, a Luigi Gallo, a Renato Damonte, ad Andrea Brucalassi, a Giovanni Damonte, a Giuseppe Spampinato, ad Enrico Rainone, a Domenico Doardo, a Massimo Fallabrino, a Cristina Denino. Ai responsabili, dirigenti e mister dell'intero settore giovanile, alle famiglie, ai collaboratori tutti, all'amico Patric, un grazie di cuore: se non ci fossero stati loro e le loro idee e consigli, l'Alassio FC non esisterebbe. Per quanto concerne il mio entusiasmo invece, sono fatto così: amo la vita, amo le cose che faccio e guardo al futuro immaginando che il domani sia sempre migliore di oggi. E non avendo mai perso tempo a guardare e criticare il giardino degli altri, sono riuscito a creare ciò che in effetti volevo creare. Ed il bello ha ancora da venire...”.

 

redazione

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