Cengio, Dego, ma anche Murialdo: sembra essere questo il triangolo alluvionale che ha devastato le società calcistiche della Val Bormida.
Anche i rossoblu hanno dovuto confrontarsi con le furie delle acque, pronte a compromettere, forse definitivamente, il proprio impianto di gioco.
"Facciamo fatica a immaginare di poter tornare a giocare sul nostro campo - spiega il dirigente Alessandro Icardo - l'acqua si è mangiata tutto: pali elettrici, strada e anhce parte dello stesso terreno di gioco. La situazione è davvero grave, ma dovremo trovare il modo di riorganizzarci. Ripeto, il nostro problema non è la semplice agibilità del campo, dato che il campo non c'è proprio più".