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Calcio | 17 gennaio 2017, 16:35

Calcio. Marco Giguet, fisico e corsa al servizio dell’Alassio dei record: “Meritiamo di goderci il momento”

Il difensore classe ’95 commenta il record europeo di vittorie consecutive ottenuto assieme ai compagni e non nasconde la voglia di migliorarlo ancora: “Sarebbe un orgoglio ulteriore continuare questa serie di vittorie il più a lungo possibile”.

Calcio. Marco Giguet, fisico e corsa al servizio dell’Alassio dei record: “Meritiamo di goderci il momento”

Grinta, sacrificio, abnegazione, voglia di vincere: sono questi gli ingredienti che hanno permesso all’Alassio FC di centrare lo storico record delle 34 vittorie consecutive. Tra i protagonisti dell’impresa del team allenato da Amedeo Di Latte, c’è anche Marco Giguet, terzino destro classe ’95, che nonostante la giovane età è già una delle certezze della compagine giallonera. Ecco le sue impressioni, svelate in esclusiva a SvSport.

Marco, l'ennesima vittoria ed un record storico: quanta soddisfazione c'è in questa impresa dell'Alassio?

"Tantissima soddisfazione, meritiamo di goderci il momento senza però perdere l'obiettivo del campionato, inoltre sarebbe un orgoglio ulteriore continuare questa serie di vittorie il più a lungo possibile".

Contro l'Altarese non è stata una partita facile: come la descriveresti?

"Siamo consapevoli del fatto che ogni squadra entra in campo contro di noi con delle alte motivazioni, l'Altarese non è stata da meno anche se penso che per tutti i novanta minuti il risultato non sia mai stato in discussione. Nemmeno dopo l'espulsione di Piazza arrivata nel secondo tempo".

Cosa significa per un giovane come te condividere lo spogliatoio con gente d'esperienza che ha vinto tanto e continua a farlo?

"Penso sia in assoluto la cosa più importante che ho trovato ad Alassio. Quello che dico sempre è che per noi giovani è un onore e un privilegio far parte di questa realtà. Dobbiamo la nostra crescita a uomini veri come il capitano Scaglione, Grande che considero il giocatore più forte con cui abbia mai giocato,  Bisio e Brignoli. È motivo di grande orgoglio per me imparare ogni allenamento da loro sia a livello umano sia a livello calcistico”.

Il segreto di questo squadra è il mister?

"Sicuramente, visti gli altissimi valori che ci trasmette sempre. Devo molto al mister, l'anno scorso ho avuto un periodo negativo legato alla mononucleosi che mi è costata anche otto giorni di ospedale e parecchi mesi per riprendermi. Durante quel periodo ho preso coscienza del mio approccio sbagliato che avevo verso di lui e verso i miei compagni e questo mi ha fatto crescere: solo quest'anno ho capito quanto siano stati fondamentali i suoi consigli".

Cosa ti aspetti dal proseguo della stagione? Magari il primo gol...

"Sono a secco da tre anni, l'ultimo che ho segnato è stato in Promozione col Quiliano. Finché avrò i crampi a fine partita - scherza -  potrò accontentarmi di fare il mio in difesa con corsa e fisico...".

redazione

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