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Ciclismo | 26 aprile 2017, 16:11

Finale Outdoor Resort: "Facciamo chiarezza sui cartelli che regolamentano le attività dei bikers"

L'associazione finalese: "Noi amiamo il nostro territorio e da oltre vent'anni organizziamo eventi. Non è certo nostra intenzione scacciare i turisti"

Finale Outdoor Resort: "Facciamo chiarezza sui cartelli che regolamentano le attività dei bikers"

L'associazione Finale Outdoor Resort replica ai commenti di Danilo Basso sulla nuova segnaletica introdotta a Finale per regolamentare l'attività dei bikers: "Un po' di chiarezza, giusto per evitare che i lettori di un articolo o di un post su un social network, possano avere una visione di parte di alcune cose che stanno accadendo a Finalborgo negli ultimi giorni.

Perchè il fatto che legittimamente si richieda la presenza costante di un vigile all'interno del Borgo, soluzione sicuramente condivisibile, non deve andare a delegittimare il ruolo ed il lavoro fatto da Finale Outdoor Resort.

Alla fine di novembre del 2016, nell'incontro tenutosi con gli abitanti di Finalborgo si era parlato di alcune problematiche di ordine pubblico che si riscontravano in diversi luoghi frequentati da bikers e turisti.

Le Associazioni legate al mondo dell'outdoor presenti, NON avevano negato tali problematiche (come si vuole far intendere in qualche articolo), semplicemente dato che durante la discussione si era parlato della mancanza di regole per gestire tali problematiche, le Associazioni coinvolte avevano sostenuto che NON servivano nuove regole, ma bastava far rispettare quelle già vigenti nel codice della strada.

Il risultato della discussione quindi NON era in contrapposizione, ma semplicemente era diverso l'approccio volto a cercare di risolvere tali problemi.

Fare nuovi regolamenti, oltre a essere talvolta controproducente, sarebbe stato più lungo e complicato rispetto al sensibilizzare le persone verso le regole già esistenti.

Le stesse problematiche sollevate in tale occasione, sono emerse nei mesi successivi anche in altri rioni di Finale e in altri paesi del comprensorio Finalese.

Finale Outdoor Resort, Polisportiva firmataria di un protocollo d'intesa con le Amministrazioni per il coordinamento delle attività outdoor in tutto il Finalese (non in singoli rioni), dopo aver raccolto svariati punti di criticità si è mossa insieme ad alcune Associazioni di bikers nella realizzazione di tale manifesto per sensibilizzare al rispetto di norme già esistenti per la futura sostenibilità della MTB nell'intero territorio Finalese. 

Nelle scorse settimane i Sindaci delle Amministrazioni comunali coinvolte si sono confrontate con Finale Outdoor Resort e con altre Associazioni che operano in questo ambito, per affrontare alcune questioni inerenti il mondo della mountain bike ed è proprio in uno di questi incontri che è stato presentato loro il manifesto in oggetto.

In seguito sono state proprio le Associazioni a promuoverlo insieme alle attività sportive di Finale, non per farsi un "autogol", ma in pieno spirito costruttivo e a dimostrazione che tale attività può essere fatta in modo responsabile, sostenibile e rispettosa di tutti.

Finale Outdoor Resort NON ha avuto lamentele da nessuna attività sportiva coinvolta, da nessun biker e neanche dagli albergatori.

L'unico posto dove sono state sollevate alcune rimostranze è Finalborgo, dove si sono sollevate due tipologie di problematiche (che reputiamo ben distinte, sia per obbiettivi che per modi).

La prima, più semplice, è di ordine "grafico".

Alcuni esercizi commerciali infatti hanno fatto notare che l'impatto della locandina, fatto di scritte rosse e "x" di diveto, possa essere considerato poco "ospitale".

Abbiamo preso questa osservazione come un punto di riflessione e dal canto nostro abbiamo pensato che il portare a conoscenza tali divieti non ci deve né far vergognare né intimidire. Non stiamo dicendo a nessuno di "tornare a casa" o che non sono i benvenuti. Semplicemente stiamo chiedendo di rispettare il nostro territorio facendo vedere quello che non andrebbe fatto. Perchè il problema vero è che certe cose non vengono fatte con cattiveria, ma solo perchè in altri Paesi vigono altre leggi e certi comportamenti sono ammessi. 

Crediamo che sia meno educativo mettere la testa sotto la sabbia per paura di perdere un guadagno piuttosto che chiedere il rispetto di quello che un giorno lasceremo ai nostri figli.

La seconda invece è di ordine "istituzionale".

A Finalborgo si è assistito ad alcune discussioni a riguardo, alcune di queste anche sgradevoli.

Un rappresentante di un'Associazione ha lamentato che tale volantino non sia stato condiviso con la sua Associazione che, rappresentando tutta "Finalborgo", doveva avere voce in capitolo sulla cosa; aggiungendo che l'Amministrazione di Finale Ligure per quanto gli riguarda non la rappresenta e che quindi la polisportiva Finale Outdoor Resort non doveva limitarsi a consultare il Sindaco come rappresentante dei cittadini.

A questo si è aggiunta anche la posizione di "qualcun altro" che ha ricordato che a Finalborgo esistono regole "non scritte" per le quali se un "foresto" fa qualcosa (anche di buono) senza coinvolgere gli abitanti del Borgo, questi potrebbero sentirsi in diritto di ricordargli tali regole con ben altri metodi.

Rammarica confrontarsi con mentalità del genere. Mentalità che siamo sicuri NON rappresentino Finalborgo.

Quindi, quando leggiamo su alcuni articoli che qualcuno considera "illegittimi" tali cartelli, chiediamoci perché...

Perché non gli piace la grafica e la preferirebbe più ospitale?

Perché voleva metterci il proprio personale logo sopra?

Oppure perché vuole usare la cosa come strumentalizzazione?

Ciascuno può trarre una propria risposta. Noi dal canto nostro siamo sicuri di aver fatto qualcosa per il quale siamo nati.

Mentre alcuni individui pensano ad autoproclamarsi idoli indiscussi dell'outdoor, altri silenziosamente portano avanti progetti per il territorio in accordo con Associazioni e Amministrazioni per sviluppare questo tipo di turismo che tanto sta dando all'intero Finalese. Tutto questo per proseguire il lavoro iniziato più di vent'anni fa da alcune persone che con lungimiranza videro l'Outdoor come qualcosa su cui puntare per destagionalizzare il turismo.


"Svilupparlo" in modo costruttivo significa "fare", non "arroccarsi" ad attendere che siano altri a cambiar le cose, per poi lamentarsene...

Finale Outdoor Resort è formato da persone che amano il Territorio, persone che da parecchi anni organizzano i principali eventi sportivi del Finalese e da altre che han speso la loro vita per tutelarlo. 

Queste persone oggi stanno lavorando insieme con grande impegno per rendere il tutto sostenibile. Per noi e per le generazioni future", conclude l'associazione Finale Outdoor Resort.

cs

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