Terminata la prima fase di test al "Picasso" di Quiliano, inizierà ufficialmente oggi il ritiro precampionato del Savona.
La squadra si recherà infatti a Pallare, dove mister Tabbiani avrà il compito di iniziare a inserire nel motore biancoblu i primi concetti di gioco: gioco che per buona parte sarà affidato al playmaker della squadra, Vincenzo Cammaroto, rientrato in Liguria dopo l'ultima esperienza al Forlì.
Vincenzo, da difensore a regista. E' un ritorno al passato.
"Quando mi è stata prospettata questa possibilità ci ho riflettuto con grande attenzione, parlandone anche con il direttore sportivo Canepa e il mister Tabbiani. Alla fine ho deciso di accettare, visto che l'idea di gioco proposta è sicuramente stimolante".
Dalla Lega Pro alla Serie D, quali fattori ti hanno spinto ad accettare la proposta del Savona?
"Riavvicinarmi a casa era il mio intento ormai da qualche anno, ma devo dire che nelle ultime stagioni non ho mai trovato un tipo di situazione che riuscisse a far collimare le necessità familiari a un progetto tecnico all'altezza. Con il Savona è stato diverso, ho trovato serietà e la giusta ambizione, oltre a una piazza che, non devo dirlo io, non ha davvero bisogno di presentazioni".
Il tuo arrivo ha rappresentato una sorta di ciliegina sulla torta. Organico alla mano siete chiamati a un campionato di alto profilo.
"Durante il ritiro avremo modo di conoscerci a vicenda insieme ai compagni, ma almeno sulla carta il potenziale si preannuncia più che buono. Starà a noi, con il lavoro confermare quelle che al momento possono essere solo delle belle sensazioni: Savona però non può e non deve limitarsi a un campionato in sordina, ma ripeto, affinchè ciò accada ognuno di noi dovrà dare il proprio contributo".