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Calcio | 25 luglio 2017, 17:52

Calcio, Finale. Il ds Cassullo svela le strategie dei giallorossi: "Non possiamo sbagliare gli acquisti. La Serie D almeno per noi è ancora un valore importante.."

Calcio, Finale. Il ds Cassullo svela le strategie dei giallorossi: "Non possiamo sbagliare gli acquisti. La Serie D almeno per noi è ancora un valore importante.."

E’ un fiume in piena il Leonardo Cassullo che si presenta ai nostri microfoni durante il ritrovo ufficiale del Finale targato Buttu stagione 2017/18. La sua posizione all’interno dell’organico giallorossoblu è parsa vacillante fino a pochi giorni fa, ma dopo qualche voce, con la società pronta a guardarsi intorno nel caso di un passo indietro del direttore sportivo che nelle ultime due stagioni ha occupato la scrivania di via Brunenghi, arriva la conferma che il nuovo corso ripartirà proprio da lui.

Ricomincia la stagione 2017/18 e per il Finale resta la salvezza l’obiettivo da raggiungere? “Assolutamente, per noi sarebbe come vincere la Champions League, anche in paragone a come si stanno muovendo in sede di calciomercato le altre squadre. Noi non abbiamo le potenzialità economiche di altri e l’obiettivo gioco forza rimane la salvezza, anche perché ripetersi o superarsi in quanto fatto l’anno scorso significherebbe arrivare quarti o addirittura vincere il campionato. Partiamo dalla salvezza che è dunque il primario traguardo”

Sarà difficile migliorarsi nei risultati ma c’è qualcos’altro in cui il nuovo Finale potrà migliorarsi?
“Per migliorare c’è sempre spazio. Per quanto riguarda l’aspetto societario stiamo lavorando per rafforzarci, mentre per quanto riguarda il campo restiamo sempre ancorati alla nostra filosofia, che è quella di lanciare il maggior numero possibile di giovani. Per noi il fatto di disputare ancora la serie D rappresenta comunque un valore, cosa che invece non è per qualche giocatore…”

In questa prima fase di preparazione mister Buttu sta lavorando con un rosa molto giovane. E’ questa l’impronta che si vuole dare alla squadra?
“Abbiamo confermato giocatori funzionali alla nostra causa mentre qualcun altro ha preferito fare altre scelte: su alcuni sono rimasto personalmente un po’ perplesso, ma ognuno fa le proprie considerazioni. Giovane o meno chi viene a Finale deve sapere che servono fame e voglia di mettersi in mostra, perché chi ha avuto queste due caratteristiche ha ottenuto ciò che si meritava, trovandosi poi ripagato dei propri sforzi e di quelli della società. Dico Basso, Lamin e Barberis per esempio, o giocatori come Sgambato che è approdato alla Massese, società di assoluto livello per la categoria. Altri giocatori se ne sono andati facendo scelte diverse, ma su di loro preferisco non pronunciarmi”

Non è bastato l’esempio di Capra quindi?
“La base della squadra dev’essere composta da persone che sanno come si lavora a Finale e cosa significa giocare a Finale. Evidentemente questo a qualcuno non è bastato, ma noi andiamo avanti per la nostra strada. Non abbiamo la disponibilità economica di altre squadre però cercheremo di vincere il nostro scudetto che è la permanenza in categoria”

Come la scorsa stagione è lecito aspettarsi sul gong i veri e propri botti dal mercato del Finale?
“Quando hai risorse limitate come le nostre non ti puoi permettere di sbagliare nulla, ed è tre anni che siamo abituati ad operare così. Dico ai tifosi comunque di stare tranquilli perché, nonostante le tante ed importanti partenze, qualcuno arriverà e saranno giocatori in grado di darci quello che serve per raggiungere l’obiettivo”

Aldilà del girone che si andrà ad affrontare, ci sono due liguri come Savona e Sanremese che si preparano per vincere il campionato. Che impressione si è fatto Leonardo Cassullo delle altre liguri finora?

“Con le spese fatte non credo sinceramente che puntino alla salvezza. Battute a parte però parliamo di società gloriose, che hanno allestito finora due veri e propri squadroni. Sono curioso di vedere il Savona, perché credo che sopperire alle perdite importanti di un bomber come Murano e di un mister come Siciliano non sia facile.


Mattia Pastorino

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