Calcio, Finale. Gianmaria Genta punta alla stagione del riscatto: "L'anno scorso è alle spalle, ora però piedi per terra"

Doveva essere la stagione del rilancio personale questa appena cominciata. E, almeno da quanto visto nelle quattro gare disputate finora tra campionato e Coppa Italia, le premesse per far sì che le parole di inizio preparazione di Gianmaria Genta non restino tali ci sono tutte.

Sempre schierato titolare da Pietro Buttu il centrocampista finalese ha saputo ripagare la fiducia concessagli con prestazioni solide, impreziosite da un paio di assist e da un gol, quello che ha fissato il punteggio sul 4-0 finale nella giornata appena trascorsa contro l’Argentina. Il tutto per un mese da non credere, per i colori giallorossi e per lo stesso Genta: “Non posso che essere soddisfatto di come ho iniziato la stagione, dopo aver saltato molte partite nella scorsa senza riuscire ad esprimermi al meglio. Spero quest’anno di evitare gli infortuni e continuare così. L’avvio come squadra in genere è stato ottimo, anche se ripensandoci bene avremmo potuto essere primi in solitaria a 9 punti, peccato per i due punti persi a Montecatini ma da oggi l’imperativo è pensare alla Massese, che è un’ottima squadra”. Il prossimo ostacolo saranno proprio i bianconeri, squadra che per ora il Finale è riuscito a tenersi dietro nonostante i pronostici estivi, grazie ad una partenza sprint che ha sorpreso perfino lo stesso giocatore: “Se mi aspettavo un avvio così? Non saprei. Ci speravo, quello sì, fa piacere guardare la classifica e vederci lassù, ma dobbiamo rimanere assolutamente con i piedi per terra. Siamo motivati e decisi a raggiungere la quota salvezza il prima possibile per poi essere più tranquilli e divertirci”.

In questi due mesi di attività l’ex giocatore di Savona e Veloce non si è fatto notare solo per le prestazioni in campo, ma anche per il ruolo di “chioccia” che, insieme al capitano Scalia, sta ricoprendo nei confronti dei più giovani compagni di reparto Buonocore e Farinazzo: “Tutta la squadra è molto giovane, questi due citati stanno comportandosi senz’altro bene, come d’altra parte tutti i meno esperti del gruppo. Hanno buone prospettive tuttavia devono ancora crescere molto. Parliamo pur sempre di due ragazzi che non hanno nemmeno 18 anni, che però si sono fatti trovare pronti quando il mister li ha chiamati in causa”.