Calcio, Dopo un anno dall'infortunio il Pietra Ligure riabbraccia Giacomo Serra: "Al momento dell'ingresso in campo mi sono venuti gli occhi lucidi"

E' passato praticamente un anno da quando Giacomo Serra ha dovuto affrontare uno dei giorni più tristi della sua giovane carriera sportiva.

Era metà dicembre del 2016 quando, contro il Borzoli, il giocatore del Pietra Ligure ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore, uno degli infortuni maggiormente temuti da tutti i calciatori.

Lo stop forzato, lontano dai campi, è stato addirittura di 11 mesi, ma ieri pomeriggio al 71' del match tra il Rapallo e i biancazzurri ogni pensiero negativo è sparito di colpo.

Giacomo, finalmente ieri si è concluso il tuo iter di recupero.

"Ammetto che ci sono voluti un po' minuti prima di ritrovare una buona dose di lucidità. Già quando ero a bordo campo, prima di rilevare Rovere, avevo i brividi oltre agli occhi lucidi. E' stata un'emozione bellissima, ma dopo poco tempo ho dovuto focalizzare tutte le mie energie fisiche e mentali sulla partita".

In questi mesi, tuo malgrado, sei stato spettatore forzato del Pietra. Si può dire che la squadra abbia innalzato ulteriormente il proprio livello di gioco dalla scorsa stagione?

"E' un'osservazione veritiera. Siamo una matricola, ma mister Pisano ci sprona a giocare costantemente palla a terra, provando a impostare il gioco direttamente dai difensori centrali. E' stato un ulteriore passo i navanti rispetto all'ultimo fantastico campionato, ma ora è arrivato il momento di essere un attore in campo e non più in semplice spettatore".

Quanto sono stati difficili questi mesi?

"Moltissimo, ma devo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine: penso alla mia famiglia, agli amici e ai miei cari, oltre ovviamente alla dirigenza del Pietra Ligure, a mister Pisano e a tutti i compagni: mi hanno fatto sentire costantemente parte del gruppo e non vedo l'ora di poter regalargli il mio contributo".