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Calcio | 13 novembre 2018, 16:25

Calcio. AIA, FIGC e Governo dicono basta alla violenza sui campi contro gli arbitri

Dopo l'incontro in mattinata al Viminale sventato lo sciopero minacciato da parte dell'organismo arbitrale nelle scorse ore, ma resta ferma la volontà di un'inversione di rotta

Calcio. AIA, FIGC e Governo dicono basta alla violenza sui campi contro gli arbitri

Poteva scrivere una pagina rivoluzionaria nel calcio dilettantistico la netta presa di posizione dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) di non inviare nessun direttore di gara sui campi dilettantistici laziali nel prossimo fine settimana, a seguito di un altro episodio di violenza ai danni di un giovane direttore di gara verificatosi nello scorso fine settimana su di un campo di Promozione laziale, nel quale un giovane fischietto era stato aggredito finendo al pronto soccorso.

La decisione sembrava ormai presa, secondo quanto riportato in una nota diffusa dall'associazione arbitrale nelle scorse ore, nella quale si affermava la volontà di non inviare più sui campi direttori di gara qualora si verificassero nuovi fatti di violenza.

Si è trattato dell'ennesimo increscioso episodio consumatosi nell'ultimo anno, circa il trecentesimo, come sottolineato dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini, che nella mattinata di oggi si è incontrato al Viminale con il presidente AIA Marcello Nicchi ed il neo eletto presidente FIGC Gabriele Gravina.

Ferma la volontà da parte di tutte le parti chiamate in causa di cambiare registro, ponendo le basi per una futura collaborazione e scongiurando lo sciopero, come ha affermato Nicchi nella conferenza stampa a margine dell'incontro: "Oggi siamo al punto zero. L'AIA non accetta e non accetterà più di mandare al massacro i nostri ragazzi. Non abbiamo mai scioperato e non lo faremo mai, non vogliamo arrivare all'extrema ratio di non mandare gli arbitri sui campi".

Pericolo scongiurato quindi nel Lazio ed in tutti i campi dilettantistici, ma la volontà di cambiare le cose c'è, anche con punizioni esemplari, come affermato dal massimo rappresentante federale, Gravina: "Tutti devono sapere che chiunque sfiora un arbitro deve pagare con pene che possono arrivare fino all'allontanamento: non vogliamo più queste persone nel nostro mondo".

Mattia Pastorino

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