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Altri sport | 21 novembre 2018, 11:15

Gianluca Brambilla e CLaudio Pasqualin sono i vincitori della sesta edizione de "La Catena incatricchiata - Riccardo Magrini" sarà conc

Sabato sera la consegna ad Alassio

Moreno Moser con la catena incatricchiata, vincitore della stagione 2016

Moreno Moser con la catena incatricchiata, vincitore della stagione 2016

“La Catena incatricchiata” premia ogni anno la persona, il personaggio, l’atleta che, nel momento topico di qualcosa, incappa in un “infortunio” che ne limiti o precluda il risultato. L’ambito in cui verrà assegnato il Premio è prettamente quello ciclistico, ma la giuria può indicare talvolta anche persone e professionisti di altri settori. Quest’anno “La Catena Incatricchiata” si sdoppia e viene assegnata a Gianluca Brambilla e all’Avv. Claudio Pasqualin. Gianluca Brambilla detto “Brambillino”,in forza alla TREK Segafredo, professionista dal 2010, vincitore nel 2016 di una tappa al Giro d'Italia e una alla Vuelta a España, si aggiudica l’ambito premio per la sfortunata circostanza che lo ha visto protagonista nei km finali del Giro dell’Emilia 2018 , quando, dopo un coraggioso attacco in discesa , ai piedi dell’ultima ascesa al San Luca ed ormai alle viste di Alessandro De Marchi (poi vincitore) veniva appiedato da una foratura che lo costringeva al ritiro. Da segnalare che lo stesso Brambilla succede a Moreno Moser, già premiato come “Incatricchiato” nel 2016 per l’episodio che li vide entrambi protagonisti durante la 18a tappa del Giro , quando furono beffati da Matteo Trentin a pochi metri dal traguardo.

 

Appassionato cicloamatore l’avvocato Claudio Pasqualin, noto personaggio televisivo e agente di calciatori (Del Piero, Gattuso, Vialli, Giovinco tra i suoi moltissimi assistiti) è stato anche il Presidente del Comitato per la candidatura di Vicenza ai Mondiali di ciclismo del 2020. Dopo cinque anni di appassionato lavoro di Pasqualin e del suo Comitato l’obiettivo sembrava ormai raggiunto quando all’improvviso, a fine agosto, è spuntata la candidatura della Svizzera (Aigle) che ha battuto allo sprint la Città del Palladio. “Abbiamo forato all’ultimo kilometro, dopo una fuga di cinque anni, a causa di un “chiodino” gettato lì dalla “politica”. Vicenza e il Veneto tutto hanno però ben capito l’antifona e pur rammaricandosi per la grande occasione persa, ci ringraziano ancora per l’impegno e la passione che ci abbiamo messo” ha detto Pasqualin alla comunicazione del premio

 

SPIRITO DEL PREMIO

Il premio non ha alcun valore venale ma vuole essere un riconoscimento e un risarcimento morale al personaggio (e all’atleta) che dopo immani fatiche e sacrifici deve fare i conti con la sfortuna, il tutto in uno spirito di goliardia, allegria ed amicizia ricordando che, L’ultimo gradino della cattiva fortuna è il primo della buona” (Carlo Dossi, Note Azzurre, 1870/1907)

 

NASCITA ED ORIGINE DEL PREMIO

Il premio nasce da un’idea di Massimo Botti e Riccardo Magrini in seguito alla celebre frase con la quale quest’ultimo, in diretta su Eurosport , durante la 15^ tappa del Tour de France 2010, descrisse l’incidente meccanico accaduto ad Andy Schleck durante un attacco sul Port de Bales e che gli costò la perdita della maglia gialla a favore di Alberto Contador.

 

ALBO D’ORO DEL PREMIO

2013 Alessandro Ballan

2014 Alessandro Petacchi

2015 Oscar Gatto

2016 Moreno Moser

2017 Riccardo Magrini

2018 Gianluca Brambilla e Claudio Pasqualin

comunicato stampa

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