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Calcio | 05 dicembre 2018, 16:08

Calcio, Seconda Categoria. Il lunedì magico di Marco Calò: "Vittoria di un gruppo che si diverte"

La bandiera del Borgio si sta riscoprendo partita dopo partita sempre più bomber "Ci sto prendendo gusto grazie ad un nuovo ruolo che mi piace"

Calcio, Seconda Categoria. Il lunedì magico di Marco Calò: "Vittoria di un gruppo che si diverte"

Serata di sorprese quella di ieri sera per il Borgio Verezzi. Non tanto per la vittoria, sudata, sul campo del fanalino di coda Taggia B, quanto per il marcatore della doppietta che ha subito regalato ai ragazzi di Michele Bortolini il doppio vantaggio contro i giallorossi, che risponde al nome di Marco Calò.

Anima e cuore dei rossoblu da ormai più di sei anni, il capitano nelle ultime giornate ha svestito i panni del difensore per indossare quelli a lui più inusuali, ma ugualmente adatti, del goleador: "Gioco in un ruolo diverso ultimamente, più avanzato rispetto a quelli che avevo ricoperto nel corso della mia carriera, dalle giovanili comprese in poi. E devo dire che mi sta piacendo, perchè riesco a sfruttare al meglio quella che mi è sempre stata attribuita come una delle mie armi, ovvero la corsa, a servizio della squadra".

Da lì ovviamente la possibilità di andare più frequentemente al tiro, e quindi al gol, arrivando così ieri a quota quattro reti in stagione, come il compagno di squadra, un certo Frione, che col gol ha tutto un altro rapporto: "Lui ultimamente ha patito un piccolo infortunio muscolare, io mi diverto a giocare in questa posizione da una manciata di partite ed i gol stanno arrivando".

Modestia ed umiltà, un marchio di fabbrica di un Borgio che pensa a divertirsi più che alla classifica, che dopo la vittoria sofferta di ieri si fa meno spaventosa: "Il Taggia non è l'avversario agevole che si può pensare guardando la classifica. Per di più giocando il lunedì sera, con i vari impegni di lavoro. Ma nonostante ciò ieri eravamo tutti presenti e presentarsi praticamente a pieno organico a Taggia è stato un segno evidente di quanto ci si diverta insieme e si tenga al gruppo. E questo lo percepisce chi scende in campo, cercando di dare poi tutto anche per chi ha fatto tutto di corsa pur di essere presente sapendo magari anche di non giocare". 

Mattia Pastorino

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