"E' vero che gli amori nascono e muoiono, non è vero, però, che questo accade senza dolore."
Questa semplice ma profonda citazione raccoglie sostanzialmente lo stato d'animo di uno degli sportivi più titolati d'Italia. Dopo una lunga e proficua carriera, fatta di tante luci e rare ombre, Fulvio Florean dice addio ai rally con non poco dispiacere.
Un codriver e uno sport che si sono dati molto a vicenda: un meticoloso esempio per i giovani che aspirano al sedile di destra, titoli e presenze nei palcoscenici che contano. E quale migliore palcoscenico appunto poteva esserci per mettere l'ultimo punto esclamativo se non il Monza Rally Show, a bordo della novità Volkswagen Polo R5 guidata dall'amico Alex Re?
L'equipaggio della HK Racing mostra fin dalle prime battute tutto il loro potenziale, sfidando gli oltre sessanta equipaggi della classe e le Wrc dei vari Valentino Rossi, Teemu Suninen e Tony Cairoli (per citarne alcuni). E dopo un weekend pressochè perfetto, ecco il tripudio conclusivo con il podio di uno dei templi del motorsport mondiale.
A stento Fulvio trattiene le lacrime, ma sa di aver fatto qualcosa di grande e di lasciare un'importante eredità:
"Non so trovare le parole per descrivere il mio attuale stato d'animo. Il Monza Rally Show è stata la mia ultima apparizione in gara e sono felice per come sia finita. Sono stato il primo codriver italiano a sedersi sul sedile della Polo R5, oggetto del desiderio per molti nei prossimi anni e difficile da realizzare considerando i pochi esemplari che Volkswagen sta costruendo, ho assistito a dimostrazioni d'affetto e stima nei miei confronti da molte persone e poi, la cosa più importante, sono salito sul podio dell'Autodromo di Monza. Un sogno che porto dentro di me fin da bambino e che, per un segno del destino, è arrivato ad un soffio prima di appendere il casco al chiodo. Grazie davvero a tutti coloro che sono stati presenti domenica per omaggiarmi e a chi mi ha affiancato in questa lunga e stupenda avventura".
PH: Marco Roncaglia