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Calcio | 07 febbraio 2019, 11:07

Calcio. Savona, dura presa di posizione del gruppo "Vecchi Ultras": "Mai dalla parte di questa dirigenza, hanno depauperato un patrimonio di tifo e colore"

Calcio. Savona, dura presa di posizione del gruppo "Vecchi Ultras": "Mai dalla parte di questa dirigenza, hanno depauperato un patrimonio di tifo e colore"

Non accenna a placarsi la contestazione dei tifosi del Savona nei confronti dell'attuale dirigenza biancoblù. Il derby perso a Sanremo lo scorso 19 gennaio ha di fatto scatenato il malumore più totale, come recita il comunicato dello storico gruppo "Vecchi Ultras 1972"

"La decisione di non partecipare alla trasferta di Sestri Levante, ma soprattutto quella di non esporre lo striscione Vecchi Ultras, riferimento al gruppo storico degli Ultras, è stata una scelta sofferta e condivisa ed è la protesta di chi non ha mai mollato prima e che volgendosi indietro vede le fila di chi, da sempre, ha sostenuto i colori biancoblù assottigliarsi sempre di più per via della sfiducia nella dirigenza e nella mancanza di obbiettivi certi se non quelli velleitariamente millantati se non esplicitamente, quantomeno "sussurrati". La tifoseria ha perso in gradinata numericamente delle componenti importanti della partecipazione ed è sovvenuta per molti l'apatia e l'indifferenza che porta solo ad esternare ricordi di un tempo passato. Questa dirigenza è colpevole, come la precedente, di aver depauperato un patrimonio di tifo e colore per scelte che sono invise alla maggioranza dei supporters, salvo qualche piccola realtà a cui va bene qualunque cosa e che ha obbiettivi diversi dal tifo.
La Dirigenza nella sua "lungimiranza" ha addirittura imposto alla squadra di non salutare i tifosi prima della gara e non ringraziare i sostenitori al termine della stessa.
E ciò la dice lunga sullo spessore di chi comanda questa società, persone che vivono di ripicche.
Questa dirigenza, a cui dopo un'intervista alla rubrica televisiva "Dilettantissimo" si accoda anche l'allenatore Grandoni, non ha capito che società ha l'onore di rappresentare e la rappresenta malamente.
Questa dirigenza crede che il Savona sia il loro giocattolo personale, fregandosene altamente della disaffezione che lascia vuoti gli spalti del Bacigalupo. Credono infatti che il Savona sia assimilabile ad una qualunque squadra di 2^ categoria di Genova e dintorni; allora sì che potrebbero tranquillamente dirigere e divertirsi "sotto casa". Invece non è così, loro e il loro immediato predecessore sono gli imputati primari dello sfascio dei colori biancoblù, e ad essi aggreghiamo una Amministrazione Comunale che se ne frega altamente di chi dirige la squadra che porta il nome della città e che gioca nello stadio che è nelle stesse condizioni in cui versa il centenario blasone biancoblù. E quindi nell'indifferenza.
Fatto sta che a Savona l'unico campo in condizioni pietose è il terreno di gioco dello stadio Bacigalupo. Tutti gli altri campi sportivi della città sono in sintetico. Invece il "nostro" è in "presunta" erba e peggio del fondo di un giardino pubblico. La società ne ha la gestione, ma il comune non controlla come è gestito un bene pubblico? Ma tutto questo a chi importa?
Chi sulla carta stampata e non, osa contraddire il "verbo" societario viene fatto ammonire e bacchettare, come se fosse "vietato disturbare il guidatore".
Infine fa sorridere chi tra gli addetti ai lavori parla di "pressione" sulla squadra. Infatti abbiamo visto a Sanremo ed in alcune partite casalinghe il livello di "pressione" che era stato esercitato....detto questo saremo noi a scegliere quando ed in che modo seguire i colori biancoblù.
Ma una cosa è certa, noi non saremo mai dalla parte di questa dirigenza a cui non interessano i nostri Colori ma solo il piccolo e nefasto interesse e divertimento personale". 

redazione

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