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Altri sport | 13 marzo 2019, 15:30

Tennis: la crisi del ligure Fognini, superato da Cecchinato

Il 2019 non è certo partito bene per il tennista ligure Fabio Fognini, in crisi di risultati e gioco.

Tennis: la crisi del ligure Fognini, superato da Cecchinato

Il 2019 non è certo partito bene per il tennista ligure Fabio Fognini, in crisi di risultati e gioco. Fognini è stato appena eliminato dagli Indian Wells per mano del moldavo Albot, numero 53 del ranking ATP, che l’ha sconfitto per 6-0, 7-6.
La sconfitta sul cemento americano certifica la crisi del tennista originario di Sanremo, che da inizio stagione ha collezionato ben 6 sconfitte totali (solo 3 invece le vittorie). Addirittura, quest’anno Fognini ha collezionato quattro sconfitte consecutive al primo turno.

Già il torneo di Buenos Aires, in cui Fognini è stato sconfitto dal canadese Felix Auger-Aliassime, aveva fatto suonare un pericoloso campanello d’allarme, ma la débâcle di Indian Wells, per come è maturata, sembra persino peggio.

Il primo set è apparso come un vero e proprio incubo: Radu Albot ha domato il tennista azzurro in meno di venti minuti, rifilandogli un 6-0 senza discussioni, un set in cui Fognini non ha avuto nemmeno una palla-game e portando a casa solo 8 punti in totale.
Dopo un bendaggio al piede destro, il tennista ligure ha cominciato il secondo set con un altro piglio, andando sul 2-0 (ma subendo immediatamente il contro-break). Il set si è rivelato comunque equilibrato almeno fino a quando Fognini ha letteralmente regalato il nono game all’avversario, che si è così portato sul 5-4 con servizio a favore.
Fognini ha ripreso in mano il match – complice anche una certa ansia del moldavo – fino a portarlo al tie-break, che ha però visto prevalere Albot, più in palla rispetto al nostro connazionale.

Fognini può parzialmente consolarsi con il torneo di doppio dove, in coppia col numero 1 Novak Djokovic, è appena approdato ai quarti di finale.

Resta comunque la sensazione che il tennista ligure abbia preso una – si spera momentanea - nociva china discendente, un vero peccato per quello che era e resta il talento numero 1 del tennis azzurro insieme a Cecchinato.


Fognini è sempre stato un giocatore discontinuo ma dotato di talento, capace di giocare alla pari contro i grandi della disciplina: la sua uscita da Indian Wells, dove tra i favoriti per il passaggio del turno c’è proprio Novak Djokovic, suo compagno di doppio, è l’ennesimo segnale di una crisi che, si spera, sia solo di passaggio.

Non è il momento di criticare, forse, ma di sostenere un giocatore che, per titoli ATP vinti, è il secondo tennista italiano della storia dopo Panatta.
Attualmente il “Fogna” non è più il tennista più in alto nel ranking ATP, preceduto da Marco Cecchinato, che tuttavia ha avuto parole al burro per il “rivale”, pur dicendosi ben felice di essere il numero 1 italiano: “Fognini non si discute” ha detto, “i suoi risultati parlano per lui. Resta un punto di riferimento”.

E in effetti, Fognini, anche e soprattutto in Coppa Davis, ci ha regalato emozioni incredibili e ci ha mostrato di che pasta è fatto il suo tennis. Per un certo periodo si è pensato potesse entrare nella top ten mondiale: lo diceva persino Pietrangeli, il decano del nostro tennis, convinto com’era delle potenzialità del tennista ligure. Eppure la top ten non è mai arrivata, vuoi per limiti caratteriali e comportamentali (alcune bizze in campo), vuoi per infortuni, scarse motivazioni e un po’ di sfortuna.

Il suo tennis fluido è tecnicamente valido, soprattutto con il rovescio - il suo colpo migliore - e la sua rapidità di gambe decisamente sopra la media, eppure è sempre mancato quel quid che l’avrebbe portato dritto dritto fra i migliori al mondo. 

Fognini, in carriera, si è tolto belle soddisfazioni, come battere giganti di questo sport come Nadal e Murray, accedere ai quarti di finale del Roland Garros - uno dei quattro tornei del grande Slam - e vincere ben 8 titoli ATP. Ma è soprattutto in Coppa Davis che Fognini ha mostrato il suo tennis migliore: nel 2014 ha contribuito a portare l’Italia in semifinale, sconfitta solo dalla Svizzera di Federer e Wawrinka.

Nonostante la sconfitta al primo ostacolo vero a Indian Wells, Fognini ha tutte le carte in regola per recuperare terreno e ricominciare a portare a casa risultati di livello.

 

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