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Calcio | 18 maggio 2019, 11:50

Calcio, Plodio. Dall'inferno al ritorno per i biancazzurri. Abate: "Bravi a rimanere compatti nel momento più critico della stagione"

Domani iniziano i playout, i valbormidesi sfideranno il Borghetto

Calcio, Plodio. Dall'inferno al ritorno per i biancazzurri. Abate: "Bravi a rimanere compatti nel momento più critico della stagione"

Partirà domani, al "Comunale" di Plodio, il doppio confronto playoff tra i padroni di casa biancazzurri e il Borghetto.

Un traguardo per i valbormidesi a dir poco impensabile fino a pochi mesi fa, ma che settimana dopo settimana ha assunto contorni sempre più concreti per il team diretto da Brignone.

Compiere questo ultimo sforzo rappresenterebbe un passo importante sotto molteplici aspetti, come sottolinea il ds Fabio Abate.

 

Direttore, già arrivare a qualificarsi ai playout ha rappresentato per voi una grande impresa.

"Ne siamo a dir poco consapevoli, ma sotto questo punto di vista tutto l'ambiente, il mister e i ragazzi hanno dimostrato un enorme senso di compattezza: anche nei momenti più difficili la squadra non si è mai disunita, soprattutto in settimana, grazie a una presenza agli allenamenti sempre assidua".

 

In effetti a un certo punto del campionato sembravate condannati.

"L'episodio chiave è stato probabilmente con la Letimbro, quando al 94' abbiamo preso gol dal loro portiere. In quel frangente la squadra avrebbe potuto cedere, ma non l'ha fatto. Anzi, nelle ultime dieci partite abbiamo raccolto ben otto risultati positivi, perdendo solo contro la capolista Veloce e al 94' con il Quiliano & Valleggia".

 

Dal punto di vista dell'organico come potrete approcciarvi alla gara di domani?

"Direi bene. Non ci saranno i lungodegenti Berta e Ognjanovic, e la loro esperienza ci sarebbe stata davvero utile, mentre recuperiamo Armellino, seppur non al meglio, dopo due mesi di assenza. Saranno 180 minuti a dir poco intensi, ma se il Borghetto sarà stato più bravo di noi ovviamente gli stringeremo la mano. Ciò che conta è scendere in campo senza ansie o paure, ma con la corretta dose di determinazione".

 

A livello societario quanto sarebbe importante mantenere la categoria?

"Moltissimo. Non posso anticipare nulla, ma ci sono progetti importanti intorno al nostro club. Rimanere in Prima permetterebbe ai giocatori più rappresentativi di rimanere con noi e al contempo di attirare l'attenzione di possibili nuovi innesti".

 

 

 

Lorenzo Tortarolo

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