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Calcio | 21 maggio 2019, 16:00

Calcio, Eccellenza. Albenga salvo, Alfano può pensare al futuro: "Valuteremo con la società molte cose con l'obbiettivo di migliorarci"

Il diesse non risparmia ringraziamenti e chiama l'aiuto delle istituzioni: "Una medaglia ai ragazzi ed ai dirigenti. In questo calcio complicato speriamo che Albenga città ci possa dare una mano".

Calcio, Eccellenza. Albenga salvo, Alfano può pensare al futuro: "Valuteremo con la società molte cose con l'obbiettivo di migliorarci"

La corda che teneva sospesa la spada di Damocle della retrocessione sulla testa dell'Albenga ha retto anche ai colpi subiti nella trasferta di Santa Margherita, gara di ritorno dei playout di Eccellenza.

Il 2-0 dell'andata e l'1-1 di domenica hanno però garantito ai bianconeri del diesse Pino Alfano la permanenza nel massimo campionato regionale. Un enorme sospiro di sollievo al termine di una stagione complicata, che il dirigente ha analizzato al termine della trasferta del "Broccardi".

Direttore, possiamo dire pericolo scampato nonostante le cose nelle ultime settimane non si fossero messe troppo bene. 

"Dall'inizio dell'anno siamo migliorati notevolmente, anche se purtroppo nell'ultima gara si è commesso qualche errore di troppo. Però rispetto a tante altre squadre meritavamo una salvezza anticipata, per vari motivi non è arrivata ed abbiamo dovuto giocare questi playout. Fortunatamente i ragazzi hanno interpretato le due partite in maniera eccellente, soprattutto quella in casa ma anche quella a Santa Margherita, dove abbiamo sofferto ma ci siamo meritati questo successo".

Ora si può dire che scelta di Caredda sia stata quella giusta.

"Con Stefano abbiamo acquistato un po' di tranquillità in più in difesa, a metà campo siamo stati molto coperti rischiando pochissimo, sia in casa che in trasferta. Ha dato tranquillità e serenità alla squadra, facendo sì che tutti giocassero con la scioltezza giusta nel doppio confronto".

Come si spartiscono i meriti di questa salvezza?

"Devo ringraziare tutti i ragazzi e tutta la società per il lavoro ed i sacrifici che sono stati fatti. Una medaglia va data a tutte queste persone che fino all'ultima giornata dei playout hanno combattuto insieme".

Domenica a Santa Margherita sembrava quasi l'Albenga giocasse in casa in quanto a tifo... 

"Dispiaceva essere in questa situazione anche per i nostri tifosi. Possiamo dire di essere una delle poche squadre in regione, escluse quelle professionistiche, ad avere un seguito così importante, per cui la felicità è doppia perchè anche loro si meritano questo risultato".

La salvezza significa tanto dopo le vicende della scorsa estate. Qual è ora il futuro dell'Albenga?

"Le intenzioni future per noi sono quelle di migliorare la posizione di quest'anno, senza soffrire fino all'ultima giornata. Il calcio di adesso è problematico, per questo c'è bisogno dell'aiuto di tutti, a partire da Albenga città e dalle sue istituzioni, in modo da far sì che si possa creare una squadra competitiva".

Dopo l'ottimo lavoro in queste due partite quale può essere la posizione di Caredda sulla panchina ingauna?

"Lui è ancora giocatore, non ha il patentino per poter allenare da solo. Staremo a vedere cosa si potrà fare, se la strada sarà percorribile o se dovremmo trovare un allenatore patentato. Lui sicuramente potrebbe allenare per le capacità che possiede, però le regole non le faccio io e dunque staremo a vedere, anche se è senz'altro troppo presto per parlarne. Valuteremo con la società, ma l'obbiettivo è trovare, dove servirà, gente competente per la piazza che siamo".

redazione

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