Quella di ieri è stata una delle giornate sicuramente più imprevedibili per la storia recente del Savona.
Dopo una decina di giorni tra sussurri, bisbigli e rumors incontrollati, finalmente le carte sono state scoperte.
Nella tarda mattinata il Savona ha infatti smentito la trattativa con il gruppo milanese capitanato da Roberto Patrassi, per più di 25 anni figura di spicco all'interno dei quadri dirigenziali del Milan, prima come osservatore di Arrigo Sacchi e poi come braccio destro di Ariedo Braida.
Prima di ieri la figura più rappresentativa della cordata interessata a rilevare il Savona non era stato ancora svelata, ma proprio la smentita ufficiale proveniente da Via Cadorna ha innescato la reazione degli acquirenti, tramite il comunicato dell'avvocato Fabio Sergi, pronto a convocare una conferenza stampa aperta, domani alle 14:00, presso il Mare Hotel, a Savona.
Quello che accadrà è difficile dirlo. Di fatto la volontà di acquisire le quote biancoblu non è ancora sfumata, ma da Milano è filtrata l'impossibilità di accedere ai conti del Savona per svolgere la cosiddetta due diligence, necessaria per valutare debiti e crediti del club.
All'incontro sarebbe stato invitato anche il presidente del Savona, Cristiano Cavaliere, e i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale per un confronto aperto insieme a giornalisti e tifosi.
Un vero e proprio elettroshock, i cui effetti potranno essere noti solamente domani pomeriggio.