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Calcio | 14 agosto 2019, 18:24

“Ciao Cairese, grazie di tutto!” . Il saluto della Resp. Comunicazione Giorgia Scalise

“Ciao Cairese, grazie di tutto!” . Il saluto della Resp. Comunicazione Giorgia Scalise

Sono passati tre anni dall’inizio della mia splendida avventura in gialloblù, tre anni di soddisfazioni, risate, emozioni, ma anche di sconfitte, fatiche, delusioni. Tre anni che mi hanno permesso di mettermi alla prova, di fare nuove esperienze, di essere più consapevole delle mie qualità. Tre anni che mi hanno e ci hanno permesso di crescere con tante ambizioni, progetti e umiltà…a volte abbiamo sbagliato, a volte abbiamo fatto esattamente la cosa giusta. Insieme.

 

A partire dai piccoli grandi campioni, che con la loro gioia e spensieratezza hanno riempito i miei folli weekend da giornalista. Gli allenatori del settore giovanile, sempre disponibili ed orgogliosi dei loro ragazzi e sempre pronti a stare vicino alla squadra nei momenti difficili grazie ai loro consigli, la loro esperienza e serietà. Loro dei veri insegnati di calcio, ma anche di vita, tutti, nessuno escluso. Tra loro una persona ancora più speciale, un tecnico, a cui non piace apparire, ma che si è sempre distinto, oltre che come grande intenditore di calcio, anche e soprattutto per la sua estrema professionalità, umanità e per il suo profondo amore e rispetto verso i suoi ragazzi, le loro famiglie e tutta la società. Sto parlando di te, Maurizio Vacca! Altra personalità di spicco del settore giovanile Alessandro Bastoni, persona briosa, simpatica e con un’immensa gentilezza d’animo, non è mai fuori posto e mai lo sarà in un campo da calcio, la sua vera passione.

E dai piccoli ai grandi, i ragazzi della prima squadra che hanno sudato e onorato la maglia gialloblù, regalandoci immense emozioni e la consapevolezza che, nel tanto criticato ambiente calcistico, è possibile trovare un gruppo di uomini veri. Vorrei dedicare un pensiero particolare a tre di loro: il  capitano Matteo Spozio, umile, genuino, un vero esempio di campione dentro e fuori dal campo; il suo vice Diego Alessi, che grazie al suo carisma, ai suoi valori e alla sua serietà è stato un’importante guida dei successi gialloblù; il bomber Francesco Saviozzi, che senza mai abbattersi ha lottato e dimostrato di meritarsi più di chiunque altro la gloriosa maglia che rappresenta Cairo Montenotte, la sua città. 

A guidarli mister Solari, ironico, pungente, grintoso, ambizioso, un tecnico che sono sicura in futuro riuscirà a togliersi ancora tante soddisfazioni. Stefano Prato, che con il suo sorriso, la sua simpatia ed educazione è il perfetto braccio destro di Matteo, in grado di creare ordine nel disordine e serenità nelle difficoltà. Federico Marini, un numero uno con i fiocchi, carismatico, disponibile, amante dei suoi ragazzi, dai più piccoli ai più grandi, che segue con orgoglio spronandoli con i suoi preziosi consigli da allenatore, ma anche da amico e padre. Giorgio Caviglia, una bomba di energia in grado di far esplodere grandi risate, ma anche grinta e cuore. Lui una bandiera della Cairese, che in veste di giocatore, allenatore, preparatore atletico o tifoso ha sempre donato tutto se stesso per i colori gialloblù. Il fisioterapista Matteo Lecquio, la gentilezza fatta a persona, estrema cura, massima attenzione e tanta pazienza per i suoi ragazzi, la sua dedizione e professionalità hanno sempre portato ad ottimi risultati e gli hanno permesso di diventare parte attiva dei successi gialloblù.

A dividersi tra prima squadra e  gestione societaria: Matteo Giribone, il noiosetto dell’ufficio, continue battute e scherzi, ma insieme alla sua parte goliardica spiccano anche una grande serietà e professionalità che ogni giorno sono testimonianza del suo grande amore per la Cairese (Santa Renata, questo, però, devo ribadirlo…tvb Giri!); Andrea Formica, una delle persone più generose che io conosca, in grado di amare e farsi amare da tutti, simpatico, buono e sempre pronto a mettersi a disposizione. Così come Maurizio Ferro, un cairese doc, all’apparenza può sembrare burbero, ma in realtà ha un cuore grande, come la sua forza di volontà, dipinto di gialloblù.  

E poi altre figure preziose, grazie alle quali la Cairese è sempre stata sinonimo di qualità nelle strutture e di cordialità. L’immenso Giuliano Boetti, chiunque sia passato da Cairo lo ricorda con grande ammirazione e rispetto, più che meritati da un uomo di estrema gentilezza ed un cuore enorme. Ezio Satragno, all’apparenza schivo, ma in realtà affabile e cordiale, grazie alla sua dedizione e al suo impegno ha trasformato il Cesare Brin nel gioiellino della Liguria. Manlio Venturino, sprintoso e spiritoso, il dottore che tutti vorrebbero in grado di unire allegria ad una grande professionalità. Carmelo Pastore, un amico, frizzante,  sempre pronto a regalarti un sorriso e un consiglio, su “li campi” tutti lo amano e non possono fare a meno di lui, della sua vitalità, bontà, serietà e voglia di fare. Sua moglie Maria Garganese, donna combattente con un’immensa forza d’animo che rappresenta un esempio da ammirare e dal quale imparare.

I miei compagni d’ufficio, di risate, battute, ma anche di sfoghi e fatiche: Mirco Perrone, solare, divertente, ma anche profondo e molto sensibile, per la Cairese ha dato cuore e anima, dimostrando sempre grande bontà e passione; Alberto Lecquio, un uomo di altri tempi, non per l’età ma per il suo animo cortese e gentile, ottimo ascoltatore e consigliere, impossibile arrabbiarsi con lui tranne quando si parla di Juventus.

Ma il cuore della Cairese pulsa anche grazie all’impegno e alla passione messi a disposizione da tutti i dirigenti, i genitori e i volontari che hanno aiutato società e ragazzi durante l’anno e hanno reso possibile lo svolgimento della stagione torneistica, in particolare del 24° Torneo Internazionale Città di Cairo Montenotte, un vero successo che dietro nasconde tanto lavoro e sudore, Massimo e Aldo lo sanno bene. Organizzare la comunicazione di un evento così importante è stato per me fonte di orgoglio e di soddisfazione, così come salire sul palco, sconfiggere le mie paure e riuscire ad essere me stessa. Sopportare tutte le mie chiamate è sempre stata dura, lo so, ma ho avuto la fortuna di incontrare persone sempre disponibili e che mi hanno dimostrato grande affetto e stima. Non posso che ringraziarvi infinitamente!

La Cairese è grande una famiglia composta da altre grandi famiglie, come i Miraglia, da poco hanno ritrovato i colori gialloblù, che vestono con grande calore e rispetto. In loro compagnia la risata è assicurata e altrettanto certa è la mano che ti porgono se hai bisogno di aiuto. L’esplosiva Pupetta, il pacato Vicenzo, il passionale Francesco e il divertente Michele, persone uniche. Un legame particolare mi lega anche allafamiglia Berretta e in special modo ai suoi due grandi pilastri: Bruno e Diego. Difficile, molto difficile incontrare persone come loro. Inarrestabili, creativi, sorprendenti, in grado di stupire chiunque li stia accanto. Diego un turbinio di idee, Bruno di ricordi ed entrambi di energia e passione. Un vero tesoro per la Cairese. A loro sarò sempre grata per le bellissime esperienze che mi hanno permesso di vivere. La giornata a Coverciano con tanto di interviste, la Gazzetta Cup all’Olimpico di Roma, l’incontro con grandi campioni come Franco Baresi e il confronto con colleghi giornalisti che stimo immensamente: Federico Buffa e Paolo Bargiggia. 

In questi anni alcuni sono rimasti, altri sono andati via. Tra loro un grande allenatore, diventato un grande amico: Riccardo Botta. Persona seria, intensa, intelligente, ottimo tecnico e grande uomo. Ci sono poi le new entry: l’espertissimo e divertentissimo Sergio Soldano, una vera garanzia di eccellenza;  il buono, gentile e disponibile Daniel Toro e mister Maisano che non ho ancora avuto la fortuna di conoscere approfonditamente che sono sicura che farà un ottimo lavoro. A loro un grande grandissimo in bocca al lupo!

Ogni squadra di calcio non sarebbe tale se non ci fossero i tifosi… Le voci, il tifo caloroso, tutti sanno che quando arrivano a Cairo devono affrontare anche il dodicesimo uomo gialloblù. La Cairese è fortunata anche in questo caso, vanta, infatti, un gruppo di immancabili che fanno sempre sentire il loro supporto in casa ed in trasferta, due su tutti: Andrea e Riccardo. Il contributo e affetto di voi tifosi è sempre stato meraviglioso ed importante per tutti noi.

E per ultimo, ma non importanza, l’uomo che, insieme al presidente Samuele Patuto che ringrazio, ha reso possibile l’inizio della mia avventura gialloblù dandomi fiducia e dimostrandomi sempre il rispetto e la stima che nutre nei miei confronti. Lui è il vero cuore della Cairese, con lui la società è cresciuta e migliorata raggiungendo obiettivi e traguardi importanti. Impeccabili doti da mediatore, grande carisma, animo brillante, a volte un po’ confusionario, ma anche nel caos riesce sempre a trovare la soluzione giusta. Lui è il solo e unico Franz Laoretti.

Ecco, questa è per me la Cairese, una grande squadra, una grande società, una grande famiglia…ma purtroppo a volte anche nelle migliori famiglie gli equilibri si rompono, le cose cambiamo…ed io, che rispetto profondamente la Cairese e il mio lavoro, attualmente non mi sento più nelle condizioni di poter offrire la stessa professionalità e cura che il mio ruolo ha sempre richiesto. Per questo, oggi sono qui, a ringraziarvi infinitamente e a malincuore a salutarvi, tutti, uno per uno!

Lo so mi sono dilungata parecchio, ma come dicono in un film “tutta la vita non è altro che un atto di separazione, ma la cosa che crea più dolore è non prendersi un momento per un giusto addio”.

GRAZIE CAIRESE! In bocca al lupo!


Giorgia Scalise

comunicato stampa

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