Millesimo, Giovanni Rovere esalta il gruppo e il lavoro di mister Amendola

Ci sono voluti ben 15 anni prima di rivedere Giovanni Rovere, millesimese doc, con indosso la casacca giallorossa della squadra del suo paese. Domenica, il “nuovo esordio” in Coppa Liguria è stato dei migliori visto che l'ex Altarese, tra le altre, ha firmato una delle tre reti che hanno consentito di superare lo Speranza.

Da dove nasce la scelta di tornare a giocare nel Millesimo?

"Senza dubbio, giocare vicino a casa è un notevole aiuto quando bisogna far combaciare anche impegni universitari e lavorativi. Inoltre, trovo una squadra composta da persone che conosco da una vita, un gruppo di amici. Sono stati decisivi Samuel Fracchia e Nicola Roveta, ragazzi con cui sono cresciuto".

Debutto con goal. Feeling già trovato con la squadra e con mister Amendola?

"Devo dire che mi trovo molto bene non solo con i compagni, con molti dei quali ha avuto modo di giocare anche nei tornei estivi, ma anche con il mister. Amendola non lavora per schemi ma per principi di gioco, lasciando molta libertà ai giocatori, consentendoci così di poter gestire ogni situazione. Gli schemi sono situazioni ideali che difficilmente capitano in partita. Sono contento che l'assist per il mio goal sia stato di Salvatico, un'altra new entry che ci darà una grossa mano per raggiungere l'obiettivo minimo che è la salvezza".

A proposito di salvezza. Il Millesimo viene da due stagioni vissute ai vertici e quest'anno potrebbe incontrare qualche difficoltà in più. La tua esperienza in“salvezze” maturata ad Altare potrà essere utile?

"Sarà un campionato tosto. Sebbene non ci siano, apparentemente, delle schiacciasassi, il livello medio si è alzato. Cercheremo di raggiungere la salvezza il prima possibile. Una volta ottenuto l'obiettivo potremo eventualmente pensare a qualcosa in più. Per quanto mi riguarda, mi impegnerò al massimo per essere d'aiuto alla causa facendo tesoro anche delle esperienze passate".