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Calcio | 12 settembre 2019, 11:16

Calcio, Seconda Categoria. L'outing della Nolese: "Pronti a ritirare la squadra in caso di inserimento nel girone A"

"I ragazzi iniziano ad allenarsi a Ferragosto, senza conoscere la data di inizio dei campionati"

Calcio, Seconda Categoria. L'outing della Nolese: "Pronti a ritirare la squadra in caso di inserimento nel girone A"

L'incertezza che ancora circonda i due gironi di Seconda Categoria sta creando un certo nervosismo in numerose società locali, come testimoniato negli scorsi giorni.

Una di esse, la Nolese, non fa segreto della propria indisponibilità ad essere inserita nel girone A, sottolineando come una scelta del genere obbligherebbe il club biancorosso ad abbandonare a rinunciare addirittura all'iscrizione al campionato.

 

"Concordiamo con Virtus Sanremo e con le altre società che si sono espresse in favore di una riforma decisa delle categorie dilettantistiche della Regione Liguria, il calcio si deve evolvere in ragione del costante calo demografico e con la sparizione di numerose società. Si dovranno trovare soluzioni definitive, visto che il problema non andrà sicuramente migliorando. Si potrebbe ipotizzare campionati in stile “scozzese”, dove poche squadre (8-10) si incontrano in più gironi di andata e ritorno, consentendo loro di disputare una stagione completa e con un numero sufficiente di gare.

Siamo certi che la federazione che ha dato negli ultimi anni segni di cambiamento saprà trovare, magari consultando le società, questo annoso problema.

Sicuramente non si può continuare a vivere ogni anno, nell’incertezza dell’ultimo minuto, con ragazzi che si allenano da ferragosto ma che non sanno se giocheranno a settembre ad ottobre o chissà quanto.

Quest’anno come non mai siamo stati in fortissima difficoltà ad iscrivere la squadra, siamo una società savonese e vogliamo giocare nel girone savonese, se dirottati ad Imperia, ci vedremmo costretti a ritirare la squadra, non possiamo chiedere sacrifici superiori ai nostri giocatori, che oltre a non ricevere nessun rimorso, devono affrontare spese di viaggio e benzina per partecipare a partite ed allenamento. Purtroppo non possiamo contare un entrate cospicue che evidentemente altre società, fortuna loro, possono vantare, in considerazione anche del caro benzina e degli elevatissimi costi dell’autostrada dei fiori.

 

 

Già in passato, quando la situazione era più rosea, ci siamo sobbarcati controvoglia trasferte di quasi 200 km tra andata e ritorno, situazione ad oggi da noi non sostenibile, e che rischia di far perdere altre società e abbassare ulteriormente lo scarso livello delle categorie inferiori del calcio ligure!".

redazione

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