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Calcio | 05 novembre 2019, 11:00

Calcio, Promozione. Luca Calcagno del Varazze è il mister del momento: "Non ci montiamo la testa. Voglio una squadra sempre pronta ad attaccare"

Intervista all'allenatore che ha condotto i neroazzurri dalla Prima Categoria fino alla momentanea testa della classifica nel campionato di Promozione

Calcio, Promozione. Luca Calcagno del Varazze è il mister del momento: "Non ci montiamo la testa. Voglio una squadra sempre pronta ad attaccare"

Classe 1987, da appena tre stagioni ricopre il ruolo di allenatore, ma i risultati sembrano già raccontare di un autentico talento della panchina. Vittoria del campionato di Prima Categoria dopo una rimonta incredibile, salvezza alla prima stagione in Promozione e, quest'anno, un avvio sprint che sta consentendo al Varazze di spartirsi la prima posizione (sebbene con una partita in più) con due big come Sestrese e Taggia. Niente male quindi le prime righe del curriculum da mister di mister Luca Calcagno. I neroazzurri, infatti, viaggiano al ritmo di sei vittorie, un pareggio e una sconfitta.

Dopo la prima vittoria, con il Celle (6 a 2), aveva dichiarato che la squadra avrebbe dovuto pensare prima di tutto alla salvezza. Alla luce dei risultati, avete cambiato orizzonte? Puntate a restare almeno nelle prime cinque?

"Assolutamente no. L'obiettivo non è cambiato e non cambierà fino ai punti necessari per considerarsi matematicamente fuori dalla zona rossa".

Qual è il punto di forza dei suoi ragazzi? Tra l'altro la Coppa Liguria non era stata particolarmente esaltante. Ci voleva solo un po' di tempo?

"Sicuramente, il tempo soprattutto per i nuovi arrivi è fondamentale e necessario. Tuttavia, tutto diventa più semplice avendo a disposizione una rosa che già si conosce. Non abbiamo un segreto particolare. Lavoriamo tanto e duramente ogni settimana per presentarci nelle migliori condizioni ogni domenica".

L'unico tasto dolente sembra essere la fase difensiva: dodici reti in otto partite sono un po' troppe vista la posizione in classifica. Conseguenza inevitabile di un atteggiamento offensivo che serve per avere il miglior attacco o risultato di errori? Se la seconda, si tratta di mancanze dei singoli o del reparto?

"C'è sempre da migliorare purtroppo e per fortuna. Ci sono state sia sbavature dei singoli sia del reparto, ma non solo a livello difensivo. Lavoriamo sul singolo e sul complesso per provare a farne sempre meno. Per quanto riguarda l'atteggiamento, voglio e, anzi, pretendo che si giochi sempre per provare a creare e per concludere, vogliamo andare sempre e comunque a giocarcela su qualsiasi campo. Secondo me, il calcio deve essere propositivo nelle nostre categorie e non mi piace pensare di avere una squadra che gioca per non prenderle, sempre in attesa e in balia dell'avversario. Non abbiamo pressioni da parte della società. Questo rende tutto più semplice".

C'è qualche giocatore che la sta impressionando particolarmente?

"Un nome di preciso non c'è. Stiamo lavorando con gli stessi ragazzi da due anni e abbiamo inserito giocatori che conoscevamo già bene. Questo ci sta permettendo di aiutare i giovani a crescere nella maniera giusta e, ad oggi, anche loro si stanno dimostrando tutti all'altezza".

Tra le squadre affrontate fin qui, quale l'ha impressionata maggiormente?

"Senza ombra di dubbio il Taggia. Un team dotato di ritmo, fisicità, qualità e giovani già pronti al salto di categoria. Ovviamente, siamo a metà girone di andata. Quindi mi limito a esprimermi su ciò che ho visto. Tuttavia, mi aspetto di vedere grandi cose dalla Sestrese: penso che abbia le carte in regola per vincere il campionato".

Michael Traman

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