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Calcio | 28 marzo 2020, 12:46

Attenzione all'orologio: stanotte torna l'ora legale

Attenzione all'orologio: stanotte torna l'ora legale

Il fatidico ritorno all’ora legale avverrà proprio in questo weekend. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo, alle 2, le lancette si sposteranno in avanti di un’ora di un’ora passando quindi alle 3. L’ora solare tornerà in concomitanza con l’ultimo fine settimana di ottobre.

Saranno in tanti a non accorgersi neppure dello spostamento, sia per via della giornata festiva che per lo stop legato alla pandemia da Coronavirus che ci costringe tutti – o perlomeno dovrebbe farlo - a restare in casa e, inevitabilmente, a ridurre così i consueti impegni. Tuttavia c’è chi anche nel giorno di domenica sarà costretto ad uscire di casa per andare a lavorare. In questi casi, dunque, i “malcapitati” si troveranno a fronteggiare le conseguenze di un’ora in meno di sonno, in un momento critico per gran parte di noi, in cui l’insonnia la fa da padrona. Proprio il cambio dell’ora in concomitanza con la pandemia da Coronavirus, andranno a rappresentare un vero e proprio “mix critico che turba il sonno a tanti, troppi, e che va affrontato e governato con il metodo prima ancora che con i farmaci. Uno scenario, insomma, in cui è importante dare la giusta priorità al nostro sonno e alla nostra salute”. Ad affermarlo, come riferisce Il Messaggero, è stato Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del sonno Onlus.

Sebbene si tratti di “appena” 60 minuti di sonno perso a causa del ritorno dell’ora legale 2020, secondo gli esperti non va comunque sottovalutato l’impatto che ciò avrà sul nostro organismo e sull’umore. In queste ultime settimane molti hanno lamentato una crescente minore regolarità, durata e qualità del loro sonno, segno evidente di quanto l’attuale situazione legata alla pandemia da Covid-19 abbia interferito con l’equilibrio, già per molti faticoso, di un buon ritmo giorno-notte e di gestione dell’ansia.

Una corretta alimentazione potrebbe essere l’unico antidoto ai disagi legati all’effetto “jet leg”. Va ricordato tuttavia che gli effetti negativi sull’organismo, fortunatamente, dovrebbero perdurare solo per i primi giorni successivi al passaggio.

Dove aver versato fiumi d’inchiostro sulla abolizione del cambio tra ora solare e ora legale fa segnare una clamorosa novità: è infatti arrivata la decisione dell'Italia, che a questa abolizione ha detto “No”. Nel nostro Paese infatti resterà ancora in vigore il doppio orario: il governo italiano ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale, senza variazioni. Il governo Conte bis non ha presentato modifiche al documento. Questo significa che tutto rimarrà inalterato.
L'Unione Europea ha abolito l'obbligo per i vari Paesi membri di passare da un'ora all'altra: ogni stato dunque sarà quindi chiamato a decidere nei prossimi due anni se rimanere con l'ora solare o adottare l'ora legale come fuso orario.

Entro il 2021 gli stati dovranno dunque decidere quale sistema adottare.

Si tratta di una decisione paradossale per certi versi, con un'Europa suddivisa in tanti fusi orari diversi: varcando la frontiera di Ventimiglia o del Brennero infatti si potrebbe dover portare avanti o indietro le lancette dell'orologio.

In quali stati dunque sarà abolito il cambio? La possibilità di avere più luce disposizione avvantaggia soprattutto i paesi del Sud Europa, mentre nel Nord Europa, al contrario le giornate durante la stagione estiva sono già molto lunghe a causa della vicinanza con il Polo Nord. In Finlandia, per esempio, nei giorni più lunghi il sole sorge prima delle quattro del mattino e tramonta quasi alle 23.

redazione

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