Sport acquatici - 05 settembre 2014, 17:06

Il vento nelle mani di Giorgio

Intervista esclusiva a Giorgio Poggi una settimana prima del campionato mondiale di vela. E'l'albenganese parte con ottimi auspici

Sono gli ultimi giorni di riposo per Giorgio Poggi, il velista ingauno che tra una decina di giorni cercherà di salire sul podio nella classe Finn, ai campionati mondiali delle classi olimpiche ospitate da Santander,  località spagnola dove il vento soffia spesso oltre i dieci nodi formando le onde. Con la moglie Nathalie Testa e la bimba nata da pochi mesi Giorgio si concede una breve vacanza prima di ripartire per la località iberica, con una voglia di fare bene e di confermarsi nei primi posti del ranking internazionale: <Sapete quanta scaramanzia circondi il mondo della vela-afferma Giorgio mentre si coccola la figlia Ginevra, 13 mesi-ma credo che alla rassegna mondiale farò bene. Del resto è tutta la stagione che arrivano risultati di grande valore, sia a livello nazionale che internazionale>. A far scattare la molla dell'entusiasmo sono state comunque le regate nel golfo vicino a Rio, quello dove fra due anni si disputeranno le Olimpiadi: <Si, qui mi sono reso conto che ero in grande condizione. E quando intendo dire grande condizione non voglio riferirmi alla forma fisica, ma a quella mentale, che ti fa interpretare le variazioni del vento. Nel bacino brasiliano, che ritengo perfetto per una rassegna olimpica, ho concluso al settimo posto, ma volendo potevo fare pure meglio. Soltanto che contava, più che il risultato, capire i segreti del golfo e così qualche volta ho rischiato e sbagliato. Ma questo mi servirà fra due anni, sempre che l'Italia riesca  a qualificarsi>. A Santander il mare ed il vento invece spesso giocano brutti scherzi: <Personalmente amo le condizioni di vento forte, quando si superano i dieci nodi. A Santander spesso si arriva a quindici. Il problema è che qualche volta si scende a sei, sette>. Mondiale aperto a tutti gli scenari quello che scatta lunedi 15 e terminerà domenica 22 e che Savonasport seguirà con continui aggiornamenti, anche se a Giorgio meglio non dirlo: <Non sono mai stato uno che desidera essere al centro della scena, ma spero di poter regalare belle notizie ai miei tifosi, a coloro che mi seguiranno dal Circolo Nautico di Albenga dove sono cresciuto a livello agonistico>. Poi qualche considerazione sulla vela nostrana: <Intanto questo è il primo anno senza Sergio Gaibisso, che è stato un grande presidente della vela e che abbiamo avuto la fortuna di conoscere, essendo lui alassino. La vela sta vivendo un momento di transizione, nel dilemma se affidarsi alle tecnologie o rimanere, come vogliono molti, allo stato puro. Credo che poi la scelta di eliminare dal calendario olimpico la Star sia stato un grande errore>. Ma adesso conta solo il Mondiale: <Tra poco si parte, ma in tutte le regate penserò a Nathalie e Ginevra. Non vedo l'ora di tornare a casa e godermi la famiglia>. Magari anche con una bella medaglia al collo.

Guglielmo Olivero