Calcio - 08 marzo 2016, 12:47

Calcio, Paolo Scalzi saluta Vado: "Due anni passati a rincorrere"

Il presidente Tarabotto ha deciso di troncare il rapporto sportivo anche con il DS: "La salvezza dell'anno scorso resta un bellissimo traguardo, in questo campionato non siamo stati in grado di goderci nemmeno i momenti più belli"

Paolo Scalzi sulle tribune del Chittolina insieme all'ex difensore rossoblu Marco Pecorari

Si è conclusa formalmente ieri sera, con una telefonata del presidente Tarabotto, l'avventura di Paolo Scalzi con i colori del Vado.

L'ormai ex direttore sportivo rossoblu è pronto a salutare il "Ferruccio Chittolina", non prima però di ripercorrere ai nostri microfoni la sua intensa avventura all'interno dell'universo vadese.


Scalzi, un addio improvviso.

"Si, ma vista la situazione che si stava delineando nelle ultime ore, probabilmente non sarei comunque rimasto con l'esonero di mister Fossati. C'è ovviamente del rammarico, ma non nascondo che forse qualcosa nell'ultimo periodo si era rotto nei rapporti con il presidente".


La stagione del Vado, per un motivo o per l'altro non è mai decollata.

"Non siamo stati capaci di goderci nemmeno i momenti belli che hanno contraddistinto il nostro campionato, soprattutto nel girone di andata. Gli episodi non ci sono quasi mai girati a favore, ma tutto sommato vi era ancora margine per poter raddrizzare in maniera importante la stagione. Forse siamo partiti con troppe aspettative, rincorrendo posizioni per noi probabilmente eccessivamente ambiziose, il che non ha poi giovato sotto il profilo psicologico".

Sono stati comunque due anni a dir poco intensi. Come li ripercorre?

"Due anni in cui per i problemi societari non siamo mai stati in grado di costruire la squadra che avevamo in mente. Il fardello che la società si porta dietro, e che con grandi sforzi sta tentando di togliersi dalle spalle, ha inevitabilmente inciso per quanto concerne la gestione sportiva. L'anno scorso siamo stati in grado dopo il cambio tra Buttu e Tabbiani di trovare tre giocatori importanti come Dalessandro, Figone e Rusca, che ci hanno permesso alla squadra di invertire la rotta e di conquistare la salvezza, mentre in questo campionato, ripeto, forse ambivamo a traguardi per noi troppo ambiziosi".


Due stagioni probanti, in sintesi.

"Estremamente, sempre a rincorrere: in condizioni di questo tipo basta davvero poco affinchè il rapporto sportivo, non quello umano, possa compromettersi".

Lorenzo Tortarolo