Calcio - 08 luglio 2016, 12:00

Calciomercato. Alessio Stamilla, l’uomo più desiderato ha deciso: “Starò fermo al momento”

"Purtroppo forse qualche mister, se così si può definire, potrebbe non essere felice di avermi dentro lo spogliatoio, anche se non ne comprendo il motivo"

Nella foto Alessio Stamilla

Alessio Stamilla, classe 1983, è i giocatore più ricercato di tutta la provincia, ma al momento le squadre hanno parlato tanto e concretizzato poco con la stella ponentina. Stamilla, dopo il suo addio al Ventimiglia (“Mi voleva solo Veneziano”) in esclusiva ai nostri microfoni ci dichiara chi l’ha cercato, visto che è stato contattato in serie da Unione Sanremo, Argentina, Imperia e Ospedaletti. Tanto fumo e niente arrosto da parte delle società che con ogni probabilità non si sono rese conto del valore del giocatore, un ragazzo che ha sempre fatto bene ovunque è stato e dove è sempre rispettato da parte del 98% dei compagni di squadra, dividendo lo spogliatoio in passato con un certo Radja Nainggolan ed essere allenato da un Maurizio Sarri che viene portato sul trono a Napoli. Ai nostri microfoni è Alessio Stamilla che vuole specificare bene la sua attuale situazione, dopo le mille voci che si sono aggirate sul suo futuro.

Alessio Stamilla, lei è un calciatore molto corteggiato, ci spiega la sua situazione attuale?

Ventimiglia? “Mi voleva solo Veneziano”

Ospedaletti? “Solo una chiacchierata”

Unione Sanremo? “Preferiscono altri giocatori, forse di altre categorie e qualcuno non sa nemmeno cosa sia il rispetto”

Argentina? “Avevo parlato con il Direttore Sportivo, poi sparito. Anche lì forse si affideranno a gente che ha giocato a calcio o forse pensavano che andassi a passare del tempo”

Imperia? “Ho ricevuto la chiamata sia del Direttore Sportivo che del mister, ma forse per lo meno momentaneamente è meglio stare fermi”.

 

“Purtroppo forse qualche mister, se così si può definire, potrebbe non essere felice di avermi dentro lo spogliatoio, anche se non ne comprendo il motivo”.

 

“Ho potuto capire che non c’è proprio nessun rispetto nei miei confronti e che le società preferiscono pagare più gente di fuori provincia o ragazzini che nemmeno sanno che cosa c’è dopo il campionato di Eccellenza!”

Riccardo Aprosio