Calcio - 07 ottobre 2016, 16:21

Calcio, Albissola. Alessio Barone studia la Rivarolese: "Occhio alle loro ripartenze. Qui ci sentiamo tutti titolari"

Sette giorni dopo la vittoria con il Vado, al Faraggiana arrivano gli "avvoltoi"

Prima un tackle a rubar palla l'avversario, poi un tocco di fino a impostare subito l'azione: la vita di un difensore dell'Albissola è sostanzialmente questa, tra le sportellate che impone il ruolo di centrale e i compiti di prima regia assegnati da mister Luca Monteforte.

Uno dei principali attori del canovaccio studiato dall'allenatore biancazzurro è senz'ombra di dubbio Alessio Barone, pronto a proiettarsi verso l'impegno di domenica con la Rivarolese, prima inseguitrice dei ceramisti.

 

Alessio, un big match tira l'altro. 

"Già, il calendario ci ha regalato tanti match stimolanti uno di seguito all'altro, ma ovviamente definirli decisivi sarebbe ora come ora illogico. Sono gare comunque importanti che nel bene o nel male modificheranno i primi equilibri del torneo, per cui sarà fondamentale raccogliere il maggior numero di punti possibili".

Che gara vi attendere con la Rivarolese?

"E' una squadra che riparte davvero molto bene e dovremo fare attenzione a queste sue peculiarità, senza comunque snaturare quello che è il nostro gioco. Il mister ha preparato come sempre la partita con estrema attenzione, per cui siamo pronti a fare come sempre la nostra gara, anche se una volta scesi in campo non si può mai sapere che tipo di piega prenderà l'incontro".

Continua l'emergenza infortuni?

"Purtroppo sì, ma non dev'essere un alibi o un freno, anzi. Questo periodo di difficoltà ci ha spinto ulteriormente a compattarci, responsabilizzando tutti i giocatori della rosa. Per ottenere risultati di rilievo è fondamentale sentirsi tutti titolari e contemporaneamente non cullarsi sui risultati ottenuti. Dai senatori dello spogliatoio ai ragazzi più giovani stiamo remando tutti nella stessa direzione e l'auspicio è che le cose possano proseguire in questa maniera fino al termine del campionato".

Lorenzo Tortarolo