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Motori | 17 novembre 2019, 19:51

Formula 1. Patatrac Ferrari in Brasile: contatto tra Vettel e Leclerc a tre giri dalla fine, ritiro per entrambi

Un finale di gara incandescente, innescato dall'incidente delle due rosse. Vince Max Verstappen davanti a Gasly e Hamilton

foto Ferrari

foto Ferrari

Potrebbe lasciare strascichi pesanti l'episodio dell'incidente di Interlagos, tra Charles Leclerc e Sebastian Vettel, che mette fuori gioco sul finale di gara entrambe le Ferrari.

Il monegasco, partito quattordicesimo, impiega 10 giri per risalire fino al sesto posto, ultimo del "treno" dei piloti dei top team. Ed è  anche l'ultimo dei primi sei a fermarsi per il pit stop, passando dalla gomma gialla a quella bianca (la mescola più dura a disposizione).

Leclerc ingaggia al giro 46 un bel duello con la Mercedes di Bottas dopo la seconda sosta del finlandese, che al giro 52 inizia ad avere problemi al suo motore ed è costretto ad un ritiro che porta all'ingresso in pista della Safety Car che ricompatta il gruppo. Leclerc ne approfitta per montare gomma rossa nuova, come Verstappen e Vettel che però ce l'hanno usata, mentre Hamilton, in quel momento leader della corsa, decide di tenere la mescola gialla.

La ripartenza per la Ferrari è un disastro: Leclerc non trova lo spunto pur avendo la gomma migliore, Vettel si fa infilare dalla Red Bull di Albon perdendo il podio, mentre Verstappen con una manovra da campione non lascia scampo a un Hamilton con l'handicap della mescola peggiore.

A tre giri dalla fine la Ferrari completa il patatrac: Leclerc attacca Vettel e lo passa alla prima curva, ma alla staccata successiva un contatto mette fuorigioco il monegasco che rompe la sospensione anteriore destra e Vettel, vittima di una foratura, si ferma qualche curva dopo. Finisce con copi di scena a ripetizione, ma alla fine è Verstappen a vincere davanti a Gasly che brucia sul filo di lana Hamiton.

Non c'era nulla in palio per i due Ferrari, se non la caccia a un terzo posto nella classifica finale piloti che probabilmente andrà a Max Verstappen, ma questo episodio potrebbe aprire delle discussioni in vista del 2020 che, ancora una volta, per la Ferrari dovrà essere il mondiale della riscossa. Ma rischia di partire con poche luci e tante ombre.

Federico Bruzzese

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