Altri sport - 29 giugno 2020, 11:44

Outdoor. Finale, scoppia il caso "bike shuttle". La minoranza: "Nessuna norma prevede l'iscrizione obbligatoria al consorzio"

Una frase sui social dell'assessore Rosa scatena le proteste del gruppo "Le Persone al Centro": "Solo il rispetto delle norme l'unico valido lasciapassare, il resto alimenta incertezza e confusione"

Outdoor. Finale, scoppia il caso "bike shuttle". La minoranza: "Nessuna norma prevede l'iscrizione obbligatoria al consorzio"

"Ha destato sorpresa, non solo tra i banchi della minoranza, un commento su un post di Facebook dell’assessore alla Polizia Municipale Marilena Rosa. Ma andiamo con ordine".

Comincia così la nota diramata dal gruppo consiliare "Le Persone al Centro" dopo il secondo weekend di estate passato a Finale, coi turisti, balneari e dell'outdoor, tornati a ripopolare con una certa densità non solo la costa ma anche l'entroterra.

"Una cittadina scrive un post riguardo al fatto che sabato 27 sarebbero stati fatti controlli sugli 'shuttle' per i bikers - spiega la nota -, mentre sulle spiagge libere non sarebbe stata posta la stessa attenzione. Interviene dunque l’Assessore alla Polizia Municipale (per la quale non vale la regola aurea di non utilizzare i social, a quanto pare) spiegando che 'vengono fatti controlli sui furgoni non autorizzati che non rispettano le regole e non iscritti al Consozio'".

Aggiunge il gruppo capitanato da Massimo Gualberti: "Ora, se il commento si fosse fermato al primo periodo, sarebbe giustamente passato in sordina: pare infatti doveroso effettuare controlli affinché tutti rispettino le regole, in particolare modo in questo momento. Ciò che ha invece colpito (e se scorgete gli altri commenti, si è alzato più di un sopracciglio) è l’ultimo periodo, dove sembrerebbe affermarsi che, per effettuare questo servizio, sia necessaria e/o indispensabile anche l’iscrizione al 'Consorzio Outdoor'".

"Se ciò è quanto si è voluto affermare, la sola idea apparirebbe quantomeno singolare: per svolgere l’attività di 'bike shuttle', se il trasporto è retribuito, servirebbe infatti una licenza di trasporto persone, noleggio o taxi, e quindi un mezzo immatricolato in conto terzi, senza dimenticare, in questo particolare periodo, il rispetto di tutte le relative disposizioni di sicurezza. Nessuna norma richiede l’iscrizione o l’affiliazione a qualunque consorzio o associazione e nessuna prevede zone di salvaguardia per chi lo abbia fatto" sottolinea la minoranza.

"L'inopportuna affermazione di una patente di legittimità determinata dall'appartenenza ad un qualunque Consorziooltre ad essere insolita, introduce ulteriore incertezza su un'attività che, per la sua dimensione, andrebbe invece disciplinata secondo le norme in vigore, soprattutto per garantire la necessaria professionalità e sicurezza" affermano "Le Persone al Centro", che poi chiedono chiarezza: "Come alcuni lettori, sul punto rimaniamo perplessi e ne raccogliamo, dunque, lo stupore, invitando l’assessore alla Polizia Municipale a fugare ogni dubbio sorto attraverso la sua infelice frase".

"L'outdoor è un argomento troppo importante per generare facili aspettative e la significativa diffusione del 'servizio navetta' richiede decisamente una compiuta disciplina, che ne assicuri efficienza e sicurezza. L'unico lasciapassare valido, come ovvio, non può che essere il rispetto delle norme, tutto il resto non fa che alimentare incertezza e confusione" conclude la nota.

comunicato stampa

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