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Altri sport | 23 settembre 2020, 04:42

Il Coronavirus e le scommesse sul calcio

A causa del Coronavirus, si sono fermati tutti gli sport, incluso il calcio. Anche il gioco ha subito uno stop fino alla ripartenza dei campionati. Una pausa che ha procurato danni economici al settore del betting online anche ai migliori siti di scommesse sul calcio

Il Coronavirus e le scommesse sul calcio

Le conseguenze del Coronavirus sono state evidenti in termini pratici perché, come tutti abbiamo sperimentato, è stato necessario cambiare stile di vita. L’economia ha subito delle battute di arresto e i cali di fatturato sono stati inevitabili quasi per tutti perché molte attività commerciali, culturali e sportive si sono fermate. Non ha fatto eccezione il calcio che è stato interrotto in tutto il mondo; in particolare, in Europa la Champions League è stata bloccata e poi terminata a porte chiuse. E assieme allo sport, anche il mondo delle scommesse ha dovuto prendersi una pausa.

Quando i campionati europei si sono fermati, infatti, i più popolari siti di scommesse sul calcio, elencati dagli esperti di migliorsitoscommesse.net, sono corsi alla scoperta delle poche competizioni rimaste per soddisfare i giocatori. È stato infatti possibile scommettere sulle partite di campionato di calcio della Bielorussia, del Nicaragua, del Burundi e del Tajikistan, comprese alcune amichevole di squadre dilettantesche svedesi.

Il lockdown e il mondo del calcio

Nell’aprile 2020, infatti, durante il lockdown anche il settore delle scommesse sul calcio ha subito uno stop. Una cosa insolita e praticamente unica, perché anche nei giorni di festa come Natale, Capodanno, Pasqua e Ferragosto ci sono sempre state delle partite di calcio su cui scommettere, magari attraverso i migliori siti di scommesse sul calcio, capaci di offrire opzioni su campionati esteri, asiatici, sudamericani o australiani. Mancava soprattutto l'esperienza del live betting che alcuni scommettitori preferiscono, perché è possibile avere un’idea più chiara di quale sarà il risultato finale ed è possibile interpretare in tempo reale alcuni segnali, come la fatica di un giocatore o il crollo di una squadra di calcio, per piazzare la scommessa vincente.

Il 6 aprile 2020 è stata una data storica per le puntate sul calcio e per i siti dedicati perché, per la prima volta dopo quasi 20 anni, non è stato possibile scommettere su nessuna partita. Questo si è rivelato un danno economico molto ingente che è andato a sommarsi alle perdite dello scorso anno; una situazione a cui si è tentato di porre rimedio focalizzando le scommesse su qualche altro sport, come ad esempio il tennis tavolo (ping pong), la pallavolo, le freccette, gli sport virtuali (eSport) e il mondo dello spettacolo (le edizioni del Grande Fratello e David di Donatello).

Le difficoltà del mondo del betting

Oltre ai siti di scommesse, anche le agenzie sono rimaste chiuse a partire da marzo in conformità al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La sospensione di quasi tutti gli eventi sportivi ha quindi causato un crollo della spesa delle puntate in ricevitoria e di quelle online: sono stati giocati 20,9 milioni, con un calo attestato al 57,6%. Ma se si sommano i due canali di raccolta (ricevitorie e siti di scommesse), da marzo ad aprile la spesa ha subito un calo del 72,2%. Rispetto a febbraio, che è stato l’ultimo mese di raccolta completa del gioco prima del lockdown, la spesa complessiva delle scommesse in agenzia e online è crollata addirittura dell’88,7%.

La ripartenza del campionato di calcio

La ripartenza del campionato e delle coppe e del calcio in generale ha generato un po’ di entusiasmo in tutto il settore, compresi i siti scommesse sul calcio. Le aspettative per la riapertura sono alte non solo nel mondo del betting. Lo stop forzato del Coronavirus infatti ha messo in difficoltà l’intero comparto del calcio, compresi i diritti televisivi di Sky e DAZN sono un peso considerevole che preoccupa tutto il comparto, per non parlare degli sponsor.

Le scommesse sul calcio non sono state le uniche a soffrire. Questa situazione mai sperimentata prima ha colpito anche il settore dell’ippica, uno dei più provati da questa emergenza, a seguito della chiusura delle corse. Nonostante tutto, gli ippodromi che si occupano anche dell’allenamento e dell’ospitalità dei cavalli non sono rimasti chiusi nemmeno un giorno, garantendo il benessere degli animali. L’ippica in particolare, già in difficoltà prima della pandemia, aveva chiesto una riforma improntata sul sostegno al settore sotto forma di crediti di imposta e altre iniziative.

Altro motivo di protesta si è rivelato il fatto che fiere e congressi dal 15 giugno hanno riaperto e ricominciato ad accogliere i propri visitatori, nel rispetto delle misure anti-covid. Invece la riapertura di sale giochi, sale bingo e sale scommesse ha dovuto attendere il primo luglio. La lamentale dei lavoratori del settore, specialmente nel Lazio, è stata l’aver messo sullo stesso piano le attività di ballo all’aperto e le sale scommesse, generando “un doppio danno agli operatori del gioco legale” secondo il presidente della Federippodromi, Elio Pautasso.

Nei mesi scorsi, la ripresa del campionato di calcio italiano e dei campionati europei e la conclusione delle coppe – Champions League ed Europa League – hanno permesso però anche ai siti di scommesse sul calcio di ripartire e offrire nuove quote su molte partite di calcio.



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