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Calcio | 20 ottobre 2020, 11:22

Calcio. Gianvito Garassino appende gli scarpini al chiodo: "Siamo arrivati alla fine, trascorrere più tempo in famiglia mi ha spinto a prendere questa decisione"

"Mi tengo aperta una finestra se dovessero introdurre i cambi basket nel calcio: ogni tanto, una punizione la tirerei proprio volentieri e sono certo che i miei bimbi e Sarah capirebbero"

Calcio. Gianvito Garassino appende gli scarpini al chiodo: "Siamo arrivati alla fine, trascorrere più tempo in famiglia mi ha spinto a prendere questa decisione"

Un post su Facebook per annunciare l'addio al calcio giocato dopo ben diciannove stagioni e più di cento gol in tutto il ponente ligure.

Per Gianvito Garassino giunge così il momento di appendere le scarpe al chiodo, non prima, però, di ripercorrere le tappe più significative di una carriera costellata di grandi soddisfazioni, con un pensiero particolare all'amico ed ex compagno Stefano Persenda

"Siamo arrivati alla fine. Pensavo che avrei sofferto di più, invece trascorrendo più tempo insieme alla mia splendida famiglia ho capito che è arrivato il momento di appendere le scarpe al chiodo. Niente più allenamenti, niente più prese per i fondelli nello spogliatoio (quello che mancherà di più, senza dubbio), niente più domeniche a lottare sui campi. 19 anni, 521 partite, 110 gol. Campionati vinti, promozioni, retrocessioni, salvezze e promozioni miracolose sfiorate. Andora, Sanremese, Golfodianese, Andora, Cairese, Andora, Ceriale, Andora, Pietra Ligure, Loanesi e Andora. Compagni, mister, magazzinieri, massaggiatori, dirigenti, presidenti e tifosi (sì, tifosi). Tutte le stagioni sono state da ricordare (nel bene o nel male), ma porto nel cuore il 2002/2003 (la prima vittoria non si scorda mai), il 2005/2006 (una banda di ragazzini andoresi e 3 vecchietti terribili che dominò la promozione), i primi tre fantastici anni di eccellenza ad Andora (una squadra di quasi tutti andoresi che affrontava veri e propri squadroni, peccato non ci siano video di quelle partite), il 2014/2015 (un gruppo di amici, indimenticabile la sera dei playoff con il Camporosso e lo Scirea strapieno), il 2016/2017 (una vittoria inaspettata ma meritata) e il 2018/2019 (un gruppo fortissimo dentro il campo e completamente folle fuori). Le partite più belle: Andora-Sammargheritese 2-1, Andora-Loanesi 4-1, Andora-Camporosso 3-0 e Loanesi-Sestrese 2-0. Non dimentico nemmeno le grosse delusioni, gli errori e la perdita di un grande ex compagno come Stefano Persenda. Ho sempre cercato di dare il massimo e credo di esserci riuscito, con pregi e difetti, in campo e fuori. Ora andrò a vedermi qualche partita in giro e farò il tifoso dell'Andora. Mi tengo aperta una finestra se dovessero introdurre i cambi basket nel calcio: ogni tanto, una punizione la tirerei proprio volentieri e sono certo che i miei bimbi e Sarah capirebbero.

redazione

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