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Calcio | 27 novembre 2020, 12:16

Calcio. Subito il derby con la Lucchese per Giancarlo Riolfo: "Difficile dire di no alla Pistoiese, da bambino ci giocavo con le figurine"

Calcio. Subito il derby con la Lucchese per Giancarlo Riolfo: "Difficile dire di no alla Pistoiese, da bambino ci giocavo con le figurine"

Iniziera' domenica l'avventura di Giancarlo Riolfo sulla panchina della Pistoiese.

All'orizzonte si prospetta una sfida spigolosa come il derby con la Lucchese, ma ancor di più saranno le esigenze di classifica a porre ulteriore pepe sul match tutto toscano.

Gli arancioni e i rossoneri occupano infatti il terzultimo e l'ultimo posto in graduatoria, ma il tecnico di Andora, reduce dall'esperienza con il Carpi (la promozione in B è sfumata solo ai playoff), come sempre dimostra di avere le idee ben chiare.

«Per me questa è una sfida importante – ha dichiarato Riolfo a Pistoiasport.com - Nel calcio non c’è niente di comodo, di facile neppure. Ho avuto anche contatti con altre società, alcune delle quali con ambizioni di vertice, ma la piazza e la storia di questa società mi hanno convinto. Quando ero bambino con la Pistoiese ci giocavo a figurine. La classifica non è bella e i rischi sono tanti, ma a questo sono abituato. Ho smesso di allenare a metà luglioe avevo voglia di rientrare, di allenare e sentire il gruppo; di fare ciò che amo e che è il mio lavoro».

 

Carattere e sicurezza nei propri mezzi come d'abitudine non mancano:

"La squadra ha ottime individualità, eppure al momento le ambizioni della vigilia sembrano disattese. A questo punto è necessario un pizzico di presunzione; pensare di riuscire a invertire la rotta e a far rendere al meglio i giocatori. Sento parlare di ambizioni e di playoff… Partiamo dal basso, dalla concretezza, un traguardo alla volta. Se riusciremo a costruire buone fondamenta magari, più avanti, potremo lavorare per raggiungere qualcosa di più importante».

La partita di domenica sarà molto delicata, perché scontro diretto e perché derby – ha concluso Riolfo - dobbiamo prepararla al meglio, sia mentalmente che tecnicamente. Abbiamo un settimana di tempo per mettere dentro le idee: il lavoro è tanto ma quel che più conta è lo spirito che i ragazzi metteranno in campo».

 

Per leggere l'intervista completa CLICCA QUI

Lorenzo Tortarolo

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