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Calcio | 18 luglio 2021, 14:56

Calcio. Savona. Il club al fianco di Marinelli: "Toni sbagliati, ma si è scatenata una gogna mediatica. Senza campo il club attualmente non è iscritto ad alcun campionato"

Calcio. Savona. Il club al fianco di Marinelli: "Toni sbagliati, ma si è scatenata una gogna mediatica. Senza campo il club attualmente non è iscritto ad alcun campionato"

Sono passate più di 48 ore dalla pubblicazione dei messaggi social del vicepresidente Simone Marinelli e finalmente è arrivata la presa di posizione da parte della Pro Savona su quanto avvenuto negli scorsi giorni e la conseguente ondata di messaggi a sostegno del sindaco di Vado Ligure, Monica Giuliano

 

Il sodalizio biancoblu ha infatti poco fa redatto il seguente comunicato:

"Negli ultimi giorni tanto si è parlato, anche sugli organi di stampa locali, del possibile utilizzo del campo “Chitollina” di Vado Ligure per le partite casalinghe della ASD PRO SAVONA in vista della prossima stagione sportiva.

 

La ASD PRO SAVONA intende, per prima cosa, ringraziare indistintamente tutti coloro che, nell’ambito dei propri ruoli istituzionali e sportivi e in un momento storico davvero particolare, hanno permesso alla nostra società di avere “una casa” per portare a termine la difficile stagione 2020/2021 e che, in queste settimane, si sono resi disponibili per trovare una soluzione tale da permettere a una storica realtà della nostra Provincia di continuare la sua attività sportiva e ai suoi tifosi di tornare, auspicando che la situazione ce lo consenta, a tifare per gli amati colori bianco-blu. Grazie, quindi, a tutti coloro che con spirito sportivo hanno voluto e saputo andare oltre i colori e i campanili dimostrando, così, grande rispetto per il territorio, per tanti tifosi e per lo sport in generale.

 

Le pagine locali - e nel comunicato viene citato un quotidiano - hanno poi dato maggior risalto alla vicenda spostando, però, l’attenzione dalla grave situazione dell’impiantistica sportiva nella città di Savona alle dichiarazioni “social” del nostro vicepresidente Simone Marinelli alle quali è stato dato grande risalto.


Un risalto mediatico alla vicenda che, peccato, non hanno avuto le minacce di morte ricevute qualche mese fa dal vicepresidente e l’aggressione sotto casa avvenuta pochi giorni prima dell’asta per il logo del Savona. Un atto intimidatorio, questo, che ha visto la pronta denuncia alle Autorità competenti.

 

Le dichiarazioni che tanta eco hanno avuto, per quanto sbagliate nei toni e nelle forme, non rappresentano altro che un amaro sfogo del vicepresidente che, in questi mesi, tanto ha dato alla causa del Savona contribuendo alla sua “rinascita” e garantendo che non andasse perso quel “patrimonio” simbolico e non solo che il logo costituisce per ogni società sportiva, soprattutto per quelle con alle spalle una storia ultracentenaria.

 

Uno sfogo, quello del vicepresidente, dettato dalla frustrazione del momento. Un momento particolare con la difficoltà, forse l’impossibilità, di trovare una “casa” per l’ASD PRO SAVONA in tempo utile per la presentazione della domanda di iscrizione al prossimo campionato.


Frustrazione per il timore che la presentazione di una domanda di iscrizione incompleta possa vanificare gli sforzi, economici e non solo, fatti per ridare alla città di Savona una squadra di calcio degna della sua tradizione e ai tanti tifosi bianco-blu la gioia di tifare per i colori della propria città.


Frustrazione per il rischio di dover affrontare atleti, giovani tesserati e tante famiglie per spiegare loro che forse – per colpe non ben attribuibili – non potranno tornare a vestire una storica casacca oppure per far praticare ai propri figli lo sport più amato del Mondo dovranno sobbarcarsi ulteriori sacrifici dovendo recarsi nei centri limitrofi.


Lo sfogo di Simone Marinelli, un giovane che tanto sta dando alla squadra della sua città, deve anche essere letto come un appello, sia pure certamente sbagliato nei modi e nei termini, come una richiesta di aiuto affinché il Savona possa essere messo nelle condizioni di usufruire di quei campi e di quelle strutture necessarie per l’iscrizione al prossimo campionato e per portare avanti gli impegni presi nei confronti dei tanti ragazzi del settore giovanile e delle loro famiglie.


L’ASD PRO SAVONA, pur non condividendo i termini utilizzati nei video pubblicati (e poi prontamente rimossi) sui social network, non può certo esimersi dallo stigmatizzare la gogna mediatica a cui, travisando il significato di alcune affermazioni, è stato sottoposto il suo vicepresidente che, riteniamo giusto ripeterlo e sottolinearlo, tanto ha fatto e tanto sta facendo per la nostra società sportiva.

 

Siamo certi, conoscendo Simone Marinelli, la sua generosità e la sua sensibilità, che lo stesso, non intendeva certo attribuire alle sue esternazioni il valore che, purtroppo, alcuni gli hanno invece attribuito.


Ciò detto non possiamo dimenticare un dato di fatto: lo scorso venerdì è scaduto il termine per l’iscrizione al campionato e l’ASD PRO SAVONA, mancando un presupposto essenziale come quello dell’indicazione del campo di gioco per la disputa delle partite casalinghe, non ha potuto far altro che presentare una domanda incompleta per cui a oggi, nonostante il regolare pagamento della quota di iscrizione, il Savona non è iscritto ad alcun campionato!

 

L’auspicio della nostra società, ma siamo certi di tutte le persone che amano lo sport e vogliono “il meglio” per il territorio, è quello che tutti, a partire dalla politica, trovino insieme il modo di mettere da parte polemiche, rancori e campanilismi per trovare uno stadio dove il Savona, una delle realtà sportive più importanti della Provincia, possa giocare le proprie partite casalinghe e difendere i propri gloriosi colori.

 

Auspichiamo anche la politica, così come ha fatto per le dichiarazioni del nostro vicepresidente, possa fare quadrato, anche con le parole del presidente della Regione, non solo a fini elettorali e politici ma per risolvere una volta per tutte quello che il Savona e Simone Marinelli stanno cercando da fare da ormai diversi mesi e cioè dare ad una storica società la casa sportiva che le compete. Casa che non può che essere il Bacigalupo!"

 

redazione

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