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Calcio | 12 maggio 2022, 11:02

Savona. Un mosaico dissolto o mai nato?

il Savona raccoglie lo sfogo dei tifosi, ieri sera, dopo la sconfitta con la Campese

il Savona raccoglie lo sfogo dei tifosi, ieri sera, dopo la sconfitta con la Campese

Raramente nel corso dell'ultima decade il calcio dilettantistico ponentino ha raccontato una debacle tecnica di proporzioni negative simili a quella vissuta dal Savona.

Nelle intenzioni del club biancoblu vi era infatti l'intenzione di mangiarsi il campionato di Prima Categoria in un sol boccone, ma già prima del secondo stop pandemico i segnali di un'insufficiente livello di competitività si erano chiaramente palesati.

La sconfitta in casa con la Baia Alassio fece suonare un campanello d'allarme forte, ma mai ascoltato.

La scorsa estate la campagna di rafforzamento è stata sopravvalutata, ma anche quando i "nomi" sono iniziati ad arrivare dopo la rivoluzione autunnale, si è sempre percepita una mancanza di visione globale su come dovesse essere architettata la costruzione dell'organico a disposizione dei vari Cattardico, Balleri e Podestà.

Ma se gli errori nel calcio capitano (e capiteranno fino a quando un pallone continuerà a rotolare su un rettangolo verde), la cosa che ha sorpreso maggiormente è stato lo scollamento che ha avuto l'intero ambiente negli ultimi mesi. 

Una sorta di palla di neve che inizia a rotolare e che rapidamente si trasforma in una valanga.

All'esterno non ci sono stati segnali particolarmente evidenti, tranne lo screzio tra Stefanzl e Podestà al termine della gara di ieri, ma diversi fermo immagine, ricostruendo i passaggi a monte, continueranno a destare nel tempo stupore e amarezza.

Si parte dalla notte del "Cige", con il presidente Simone Marinelli solo sotto il settore ospiti a raccogliere lo sfogo dei tifosi, per arrivare allo stesso massimo dirigente biancoblu in mezzo a Piazza Sisto a palleggiare con i ragazzi del Settore Giovanile.

Fin dal primo momento, per chi lavora nella comunicazione, apparì clamorosa l'assenza della Prima Squadra, annunciata in un comunicato stampa pochi giorni prima.

Da lì, in un batter di ciglia, si è passati alla convocazione della conferenza stampa con l'annuncio di Marinelli di un momentaneo passo di lato, fino ad arrivare all'assenza del presidente nella gara di ieri sera.

Cosa sia successo nello specifico resta un mistero da spogliatoio, ma al netto delle smentite di rito è palese che il collante interno sia andato mano a mano a deteriorarsi.

Tante tessere, anche in alcuni casi preziose, ma che non sono riuscite a comporre quel mosaico degno delle migliori aspettative della tifoseria biancoblu.

Cosa accadrà ora è difficile capirlo, soprattutto nelle dinamiche personali all'interno del club.

E' chiaro che un repulisti tecnico, a tutti i livelli, dovrà essere rapidamente compiuto, ma un ricompattamento ai vertici, e soprattutto quale strada voler intraprendere resta la priorità su cui concentrarsi. Forse la più difficile.

Lorenzo Tortarolo

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