Atletica - 16 agosto 2022, 15:52

Atletica, l'imperiese Re manca la finale europea dei 400 metri: "Colpa mia, mancata la concentrazione. Ma chi ha fatto programma gare è un imbecille"

L’atleta imperiese, dopo un bellissimo quarto di finale, termina invece quinto, a 46.02, la propria batteria delle semi e non trova un posto per l’ultimo atto. A fine gara, il mea culpa e la polemica

Atletica, l'imperiese Re manca la finale europea dei 400 metri: "Colpa mia, mancata la concentrazione. Ma chi ha fatto programma gare è un imbecille"

Svanisce in semifinale il sogno di una medagli europea, sui 400 metri, per l’ imperiese Davide Re. Non basta il 46.02 nella terza batteria per staccare il pass verso l’ultimo atto; dopo che l’ottimo quarto di finale di ieri, in 45.26 (miglior tempo stagionale), aveva trasmesso ottime sensazioni per il prosieguo della kermesse. Si era qualificato con sette millesimi di vantaggio sul compagno di allenamenti Ricky Petrucciani che invece, impegnato nella semifinale 1, è entrato nei migliori otto in Europa, con 45.55, e domani sera alle 21.43 proverà a vincere una medaglia.

“In queste condizioni, è stata un’impresa già fare un grande turno” commenta Re a fine gara, memore di una stagione davvero sfortunata dal punto di vista fisico, che poi fa mea-culpa “E’ mancata la concentrazione. Fin da subito ero scarico. E’ colpa mia.” Ma, in chiusura di intervista con la Rai, non le manda certo a dire agli organizzatori: Vorrei conoscere chi ha fatto il programma gare perché è un imbecille. Non può darci soltanto 15 ore di recupero, mentre già ai 100 metri sono 30. Non ha senso".

Quella di Re non è l’unica polemica piovuta sull’organizzazione di Monaco'22, in questi giorni. Ha suscitato perplessità, sempre nei 400 metri, la decisione di aggiungere un turno di qualifica (i quarti) premiando invece alcuni atleti che sono partiti direttamente dalle semifinali.

Davide Re potrebbe tornare in pista tra venerdì e sabato (finale ore 21.15)  per la staffetta 4x400 maschile ma le convocazioni non sono ancora note. Proprio la mancata chiamata nella 4x400 ai Mondiali di Eugene era stata la miccia che aveva accesso lo ‘J’accuse’ firmato dal padre Paolo.

Alberto Ponte

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