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Ciclismo | 02 gennaio 2023, 07:00

Bacigalupo, la Quiliano Bike "tuona" contro il Comune: "Tagliati fuori in partenza perché non di Savona"

Il presidente della Polisportiva fa sentire la propria voce dopo l'inizio degli allenamenti dei pattinatori: "Stadio fondamentale per allenare i bimbi in sicurezza"

Bacigalupo, la Quiliano Bike "tuona" contro il Comune: "Tagliati fuori in partenza perché non di Savona"

"Siamo rimasti stupiti del fatto che ci fosse proprio il proposito di tenerci fuori, siamo stati tagliati fuori in partenza".

Tanta delusione e amarezza nelle parole del presidente della Polisportiva Quiliano Bike Mauro Giogli sull'utilizzo dello stadio Bacigalupo che dallo scorso venerdì è ritornato "a vivere" grazie alla ripartenza degli allenamenti sulla pista dei pattinatori dell'Hp Savona in Line.

La società insieme al Gruppo Pattinatori Savonesi, il Savona Calcio e la Veloce (che poi si è sfilata) avevano presentato la manifestazione d'interesse per l'utilizzo dell'impianto di via Cadorna chiuso da più di due anni così come i ciclisti quilianesi che però non sono stati ammessi in quanto la loro attività sportiva non si svolge nel comune capoluogo.

"Non abbiamo avuto nessun tipo di contatto con il comune, nel bando era scritto ben chiaro che le società non di Savona non potevano partecipare e che le biciclette non potevano entrare all'interno, ma noi abbiamo provato lo stesso e la nostra domanda non è stata accettata - ha continuato Giogli - nonostante noi prima che chiudesse l'impianto lo usavamo da anni per un paio di ore settimanali".

Sui social è scattato poi negli ultimi giorni un tam tam di commenti di vicinanza alla Quiliano Bike.

"Sulla strada è pericolo per i bambini, quest'anno abbiamo cercato di farli allenare nel parcheggio davanti al cimitero di Savona, che è chiuso ma bisogna stare sempre in allarme perché aperto agli autoveicoli - continua il numero uno della squadra sportiva - Il Bacigalupo per noi è fondamentale con una pista così lunga, in sicurezza e senza pericoli, gli allenatori possono infatti insegnare ad andare in bicicletta senza preoccuparsi".

Tramite la Federciclismo ci sarebbero stati comunque dei contatti con il Comune di Savona e a gennaio dovrebbe avvenire un incontro.

"Speriamo ci sia un chiarimento, mi sembra assurda questa situazione. Già il ciclismo su strada in liguria è in coma ed è difficile tenere in piedi le società, sia per l'organizzazione delle gare che per gli allenamenti, diventa complicato far nascere la passione se non c'è modo di portarli a fargli provare il ciclismo a 360°" conclude Giogli.

Luciano Parodi

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