Calcio - 17 aprile 2023, 18:32

Calcio, Ceriale. Salutano Elena Andreo e Marco Degola

Il Ceriale perde due figure che nell'arco dell'ultimo lustro hanno svolto un ruolo importante per lo sviluppo del club.

Marco Degola, dirigente biancoblu, e Elena Andreo, responsabile del marketing e della comunicazione, non faranno infatti parte dei quadri dirigenziali nella prossima stagione.

A confermarlo la stessa Elena, attraverso i propri canali social.

"Anche le più belle storie d’amore prima o poi finiscono e con questa stagione sportiva si conclude definitivamente anche la collaborazione mia e di Marco con il Ceriale Progetto Calcio.

Sono state 5 stagioni emozionanti, stimolanti, di forte crescita, di entusiasmo e divertimento.

Non si può negare che siano anche state frustranti, nevrotiche, stancanti e psicologicamente provanti.

Mi sono buttata dentro questa avventura mettendo tutta me stessa: da un lato le mie competenze tecniche in ambito di comunicazione e marketing e dall’altro la mia esperienza sportiva da ex pallavolista.

Sono stati tanti i progetti portati avanti in questi anni e che hanno aiutato la società a crescere e riposizionarsi, ma hanno soprattutto permesso a me stessa di maturare molto professionalmente e di questo non posso che essere riconoscente a tutto l’ambiente.

I canali social del Ceriale si sono evoluti e ad oggi hanno le performance migliori del comprensorio raccontando con empatia le imprese sportive di grandi e piccini.

La solidarietà non è mancata con eventi benefici che hanno creato sinergie tra il calcio ed enti benefici: dai regali di Natale per i nonni del Trincheri, alle raccolte fondi i mici della Gattoteca fino alla grande serata per la piccola Olivia.

La ricostruzione dell’immagine passando dal restyling della Segreteria, alla creazione del Food Corner, l’e-commerce, il merchandising delle felpe fino al grandissimo successo del Torneo dei Rigori che mi ha succhiato via ogni energia.

Come dimenticare anche i webinar, Il CerialeLAB, le policy, il sito internet, l’immagine coordinata, le grafiche…

Risultati importanti che riguarderò sempre con entusiasmo e soddisfazione perché ci hanno permesso di crescere tantissimo e di far capire chi potremmo realmente essere.

Traguardi così belli che pure le altre società ci copiano in maniera più o meno spudorata.

In questo cammino durato 5 stagioni ho conosciuto tante, tantissime persone, ho visto tante troppe partite, ma soprattutto ho avuto modo di far entrare nella mia vita persone speciali che continuerò a frequentare anche al di fuori del rettangolo verde e alle quali sarò sempre grata per l’appoggio, le belle parole, il sostegno e i momenti passati insieme.

In questo cammino durato 5 stagioni ho conosciuto anche il marcio e il brutto di questo sport.

Tutto quello a cui io non mi voglio associare.

Realtà sportive che dovrebbero essere un porto sicuro e divertente per ragazzi e famiglie e diventano teatro di frustrazione e violenza. Persone che dietro le loro maschere da perbenisti nascondono il proprio tornaconto personale ed interessi economici. Invidie, polemiche, campanilismi inutili alimentati spesso anche online per la sola smania di click.

Il mio ideale di sport spesso e volentieri non si associa a quello che ho visto e vissuto. Forse sono una sognatrice, forse sono solo una “rompiballe”, forse il calcio sarà sempre questo perché “è sempre stato così”. Io non ci credo.

Oggi per me esistono altre priorità ed il mio cammino termina serenamente qui.

Con la consapevolezza di aver fatto tutto quello in mio potere per crescere, per migliorare, per andare avanti anche con quel pizzico di competitività che mi ha sempre spinta a guardare le società “rivali” non con invidia, ma come stimolo per differenziarci e fare meglio.

Festeggiando i nostri traguardi e le nostre vittorie in Famiglia godendoci il momento senza pensare agli altri. Dritti, puliti, umili verso i nostri obiettivi.

Purtroppo si arriva anche al momento in cui la voglia di crescere e migliorarsi con coincide più con quella degli altri, si viaggia su strade che non si incontrano e lavorare così (sì perché per me era un lavoro non un hobby) diventa logorante ed è giusto mollare il colpo.

Lasciare spazio ad altri (o sempre agli stessi). Cambiare aria.

Ringrazio ancora una volta tutti, i primis il mio compagno, che ha creduto nelle mie capacità dal giorno 0 proponendomi in questo ruolo, ma soprattutto per non avermi lasciata nel corso di queste 5 stagioni…e di litigate per il calcio ne abbiamo fatte davvero tante.

Poi ringrazio tutti quanti voi che fate parte o siete transitati dal Ceriale Calcio in questi anni (giocatori, allenatori, dirigenti, genitori, amici, sponsor) per tutto quello che mi avete insegnato…e chissà se in futuro non ci ritroveremo ancora!

Ringrazio anche quelli che mi hanno spinta a lasciare perdere, perché fino alla fine mi hanno dimostrato che le mie impressioni non erano sbagliate.

Ringrazio soprattutto chi è arrivato a leggere il post fino a qui

Il tempo rimette ognuno al proprio posto".