Ancora una battuta d’arresto per i Pirates 1984, che nell'ultimo turno di IFL hanno incassato la settima sconfitta stagionale vedendo allontanarsi la salvezza diretta. Il record di 1-7 inchioda la formazione ligure al fondo della classifica del proprio girone, proiettandola verso un temuto play-out contro l’ultima dell’altro raggruppamento, che ad oggi vede i Lions Bergamo in coda, in lotta con i Warriors Bologna.
La stagione d’esordio nella massima serie Nazionale per i Pirates si sta rivelando più dura del previsto. Lo conferma Eugenio Meini, vicepresidente della società: "Non miravamo a vincere il campionato, ma nemmeno ad arrivare ultimi. Dobbiamo tirarci su le maniche, siamo in questa situazione per motivi che vanno oltre il campo: stiamo pagando, e in maniera pesante, tutte le problematiche avute fino ad ora".
Il riferimento è soprattutto alla gestione dei quarterback, che ha condizionato l’intera stagione: "Dalla quinta gara d’andata dove, a metà gara, si è infortunato anche il terzo quarterback Baidal siamo in difficoltà proprio in quel ruolo. È rientrato Burato dopo tre mesi di stop, ed è ovvio che non possa essere subito al top. Gli infortuni fanno parte del gioco, ma è difficile costruire qualcosa quando sei costretto a cambiare quattro qb. Anzi, cinque, se contiamo anche Fiammenghi nella gara contro i Guelfi".
La vittoria contro i Lazio Mariners, l’unica finora, aveva mostrato il vero potenziale del team a ranghi completi. Ma la costanza e la profondità del roster, soprattutto nel ruolo più cruciale, stanno facendo la differenza in negativo: "Oggi le differenze nel nostro campionato le fanno i quarterback, in maggioranza provenienti dall'estero - aggiunge Meini - noi siamo gli unici con un italiano".
Ora l’obiettivo diventa arrivare ai play-out nelle migliori condizioni possibili, ma prima c’è da affrontare un altro ostacolo: domenica prossima, trasferta a Torino contro i Giaguari, la terza consecutiva di un mese di maggio tutto in salita per la compagine savonese.