Ciclismo - 27 luglio 2025, 13:37

Mountain Bike. L'Italia del CT Celestino è ancora campione d'Europa, in Portogallo confermato il primato del team Relay

La Nazionale italiana di mountain bike, guidata dall'andorese Mirko Celestino, centra un'altra impresa nel Team Relay e si conferma al vertice continentale per il secondo anno consecutivo. A Melgaco, in Portogallo, sede dei Campionati Europei 2025, gli Azzurri conquistano una splendida medaglia d’oro al termine di una staffetta avvincente e ricca di colpi di scena.

Il sestetto composto da Juri Zanotti, Elian Paccagnella, Martina Berta, Elisa Ferri, Valentina Corvi ed Ettore Fabbro ha dato prova di forza, lucidità e coesione, guidando la gara fin dal primo cambio. Il ritmo imposto dagli italiani ha messo subito sotto pressione gli avversari, con Germania e Danimarca a contendersi inizialmente le posizioni di vertice. Proprio la Danimarca, dopo un avvio brillante, ha progressivamente perso terreno, lasciando spazio alla rimonta della Svizzera, tra le favorite della vigilia.

Gli Azzurri, però, non hanno mai perso il controllo della situazione. A ogni passaggio di testimone, l’Italia è rimasta davanti, costruendo un margine decisivo nella parte centrale della gara. Decisivo l’ultimo giro di Ettore Fabbro, che ha chiuso con il tempo complessivo di 1h02'18", resistendo al ritorno della Svizzera, giunta seconda con un distacco di 39 secondi, appena davanti alla Germania, staccata di 40 secondi dopo una volata serratissima.

"Non era facile - ha raccontato Celestino -  partire con il n. 1 sulla schiena e i favori del pronostico. Juri Zanotti in partenza ha avuto dei problemi ma ha mantenuto la calma e non si è fatto prendere dal panico, recuperando già nella sua tornata e lasciando il testimone in testa. Sapevo che era la persona giusta proprio per questa sua grande esperienza e capacità di tenere alto il livello di concentrazione. Il resto dei ragazzi ha conservato il vantaggio, in alcuni casi incrementandolo nei confronti diretti. Ettore Fabbro ha ricevuto il testimone con ampio margine ed ha controllato il previsto e prevedibile ritorno di un campione come Schurter. Sono contento per la risposta complessiva e per lo spirito di squadra dimostrato da tutti, anche da chi non ha corso ma ha incitato i compagni lungo il tracciato."

Redazione