Volley - 24 novembre 2025, 18:43

I colleghi fisioterapisti ricordano Honorè Vernetti: "Professionista di straordinaria competenza e punto di riferimento umano e intellettuale"

Una testimonianza di grande sensibilità nel ricordo del vicepresidente dell'Albenga Volly

"Con immenso dolore e profonda incredulità annunciamo la scomparsa improvvisa di Honoré Jacques Vernetti Mansin, avvenuta il 22 novembre 2025 a seguito delle conseguenze di un incidente stradale occorso pochi giorni prima. Una notizia giunta inaspettata, che ci ha colti tutti impreparati, lasciandoci attoniti di fronte alla fragilità della vita. La medicina ci ha disabituati alla morte improvvisa di persone in salute: e forse per questo il senso di sgomento è oggi ancora più grande.

Honoré è stato una figura di spicco della fisioterapia e della neuroriabilitazione italiana. Per oltre quarant’anni ha operato all’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, contribuendo in modo determinante alla crescita culturale, clinica e scientifica della Struttura Complessa di Recupero e Rieducazione Funzionale. Dal 2010 ricopriva il ruolo di Referente Tecnico Scientifico del Centro di Riabilitazione Robotica, portando avanti con passione e rigore un impegno costante nell’innovazione terapeutica.

Parallelamente alla sua attività clinica, Honoré ha avuto un ruolo prezioso nella formazione professionale. A partire dal 1999 è stato docente a contratto e tutor clinico presso l’Università di Genova, e ha collaborato con prestigiosi percorsi formativi: il Master di Primo Livello in Riabilitazione dell’Arto Superiore e della Mano dell’Università “La Sapienza” di Roma e il CAS in Neuroriabilitazione della SUPSI di Lugano. Stava ancora svolgendo attività didattica il giorno dell’incidente: stava letteralmente “continuando il suo percorso”, animato da quella passione per l’insegnamento che non lo aveva mai abbandonato.

Per molti colleghi – per me in primo luogo – Honoré non è stato solo un professionista di straordinaria competenza, ma un punto di riferimento umano e intellettuale. Abbiamo condiviso gli inizi della nostra carriera, anni irripetibili in cui la fisioterapia e la neuroriabilitazione stavano ancora costruendo i propri modelli e il proprio linguaggio. Erano gli anni dei grandi maestri – Perfetti, Bobath, Kabat – e della sperimentazione viva. Il lavoro in team non era ancora una prassi formalizzata, ma ogni volta che seguivamo lo stesso paziente cercavo il suo confronto. I nostri dialoghi erano autentici, profondi, mai banali. In quelle conversazioni, in quella passione comune, è cresciuto un modo di lavorare e di essere riabilitatori che ancora oggi riconosco come fondamentale.

Pochi mesi fa avevo scritto un saluto affettuoso per la sua pensione. Mai avrei pensato di dover riprendere la penna così presto, e per un motivo tanto doloroso. Ero sincero quando gli auguravo: “Buona continuazione, Honoré. Che il prossimo capitolo sia ricco della stessa curiosità e umanità che hai saputo donare a tutti noi.” Quel capitolo lo aveva iniziato davvero, con lo stesso entusiasmo di sempre.

Honoré lascia un vuoto impossibile da colmare, ma anche un’eredità luminosa: generazioni di fisioterapisti formati con rigore e gentilezza, innovazioni portate avanti con umiltà, e soprattutto un esempio di umanità che resterà vivo in chi ha avuto il privilegio di lavorare con lui.

Ci mancherai, Honoré".

Antonino Massone a nome suo, del Corso di Laurea in fisioterapia e dei fisioterapisti dell'ospedale Santa Corona