Abbracci e strette di mano. Non poteva iniziare diversamente la conferenza stampa di mister Corda dopo l’ennesima impresa del Savona Fbc.
“Abbiamo vinto i quarti di finale della nostra Champions League – afferma -. La carta vincente sono state le grandissime motivazioni. Questo è un gruppo splendido, fatto di uomini che sicuramente guadagnano meno di molti altri colleghi della categoria, ma sono i primi per voglia di lavorare e di dare il massimo”.
Anche la condizione fisica è stata determinante…
“E’ vero. E’ una caratteristica delle squadra mie e di Mattu. Dal 23 luglio lavoriamo in maniera massacrante per farci trovare pronti per l’appuntamento finale. All’ultimo avevamo ancora tantissime energie da spendere”.
Tatticamente il Savona è stato bravo a cambiare modulo più volte durante il match…
“Quello sì. Ma molte volte siamo troppo leziosi, ci compiaciamo e ci lasciamo trascinare in un tic-toc improduttivo, invece che dare un’accelerata. Su questo aspetto dobbiamo migliorare”.
I rigori sotto la curva del Vicenza. Un vantaggio?
“Volevamo così. Ho visto una finale di Champions League all’Old Trafford. Ho visto dove hanno tirato i rigori e ho visto chi ha vinto”.
Insomma, un Corda indovino, anche alla luce della dichiarazioni del prepartita in cui aveva pronosticato una vittoria ai rigori con San Aresti protagonista.
“Beh, indovino sì. Ma qui, oltre a San Aresti, ha contato anche il fattore c…”





