Calcio - 11 dicembre 2018, 19:30

Calcio, Eccellenza. Il Finale si ferma, Caverzan torna a parlare: "Dobbiamo capire quello che siamo"

Il tecnico veneto dopo la sconfitta di Alassio non cerca scuse ma assolve in parte i suoi: "Andare a fare la battaglia non è nelle nostre corde"

Calcio, Eccellenza. Il Finale si ferma, Caverzan torna a parlare: "Dobbiamo capire quello che siamo"

Si ferma la striscia positiva del Finale, riprende la parola mister Caverzan. Il 2-0 con cui l'Alassio si è imposto domenica ha fatto storcere il naso al folto pubblico giallorosso presente sugli spalti del "Ferrando", tanto da spingere il tecnico veneto a riprendere la parola a difesa dei suoi dopo circa un mese di silenzio. 

Una difesa che parte però dall'ammissione delle colpe, e dal riconoscimento di cosa si è sbagliato: "Credo sia mancato il giusto approccio, il che può essere dovuto anche alla giovane età di questa squadra che comunque nei momenti difficili e nelle partite più importanti non è mai mancata. Forse guardando la classifica a volte si pensa che certe volte sia tutto più facile, e quindi venendo da un buon momento probabilmente la preparazione non è stata quella giusta".

Nella testa ma non solo. La sconfitta trova anche una spiegazione tecnica: "A livello fisico eravamo al top, a livello mentale non eravamo pronti. Era una gara da affrontare con caratteristiche diverse dalle nostre, non siamo una squadra che può fare la guerra. Però ci può tornare utile nel futuro. Penso ad esempio come sul 2-0 abbiamo preso a giocare, dimostrandoci superiori nel palleggio".

A parziale scusante la sorte avversa, che ha portato Capra fuori dalla sfida dopo nemmeno quindici minuti di gioco: "Perdere Edo ha pesato perché parliamo di è un giocatore dal peso specifico importante per il gruppo, non solo a livello tecnico ma anche perché si tratta di una guida per molti ragazzi, insieme agli altri compagni più esperti. Quest'anno quando si sono presi delle responsabilità in più e sono stati seguiti abbiamo ottenuto ottimi risultati, togliere a questa squadra un riferimento fa diventare tutto più difficile".

Ad ora intanto la classifica si fa sempre più lunga, e la distanza dalle zone alte aumenta. Tuttavia l'ex mister del Ventimiglia non fa drammi: "Siamo stati troppo a sentire le chiacchiere altrui e non abbiamo visto la realtà delle cose. Il diesse Peluffo ha fatto un mercato straordinario per quanto riguarda i giovani e ne abbiamo veramente tanti, basta per esempio guardare l'undici che ha finito la partita con la Cairese. Però alle volte si perde la dimensione di tutto. Ci sono squadre più attrezzate di noi, che hanno investito molto e penso che questo conti. Questo non significa che noi non ci prepariamo ogni settimana per vincere, ma ci sono squadre come l'Imperia con nove undicesimi di squadra da Serie D. Cerchi di giocartela sempre alla pari ma alle volte ci vuole pazienza, far crescere i ragazzi e capire quello che siamo".

Gli apprezzamenti nonostante questo continuano a non mancare. Caverzan preferisce però mettere tutti in guardia: "I complimenti fanno piacere ma se qualcuno, al di fuori e all'interno, si pensava di vincere facile il campionato ha sbagliato tutto. E questo lo dico dall'inizio. Le difficoltà ci sono sempre, anche in settimana per impegni vari di lavoro o scuola, nonostante ciò i ragazzi stanno facendo il massimo e quando hanno avuto dei momenti difficili li hanno superati, ma ce ne saranno ancora e questo fa parte del gioco".

Mattia Pastorino

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