Calcio, Alassio FC. Ecco il nuovo corso targato Ivan Monti: "Condivisione e responsabilità per esaltare i valori di questa squadra"

Tre punti e una vittoria larga contro il Valdivara hanno rappresentato il miglior biglietto da visita per Ivan Monti dopo l'arrivo del tecnico sulla panchina dell'Alassio FC.

Un primo passo verso un nuovo percorso sia per l'ex allenatore dell'Albenga che per le vespe, al secondo cambio dopo l'avvicendamento tra Marco Mambrin e Roberto Biffi.

Mister, una prima uscita più che soddisfacente.

"Siamo partiti un po' contratti, poi complice la loro espulsione abbiamo avuto modo di giocare con più tranquillità. Questa squadra ha dei valori importanti, non li scopro certo io, ma contemporaneamente si solo palesati degli errori che nel nostro processo di crescita sarà interessante esaminare per comprendere a fondo i nostri limiti".

Mancano undici partite al termine del campionato, troppo poche per dare un'impronta?

"Non è neanche un numero di incontri così limitato, in tre mesi di lavoro si possono compiere molti miglioramenti che, inevitabilmente, dovranno essere proposti con una certa gradualità. L'importante è avere un progetto comune, delle linee base da condividere insieme alla squadra: sotto questo punto di vista non sono un dittatore o un integralista, mi piace confrontarmi con i giocatori per trovare insieme a loro quelle che possono essere le soluzioni migliori. Una volta trovata la rotta, tutti però devono remare nella medesima direzione".

Dopo Albenga si profila una nuova avventura stimolante.

"In bianconero ci fu grande consapevolezza di ogni componente della società; ognuno ha svolto il proprio compito senza travalicare i ruoli e i risultati si sono visti. Sono un tecnico giovane, ma mi piace molto questo tipo di lavoro, coltivandolo per il futuro. Alla squadra l'ho sottolineato: il loro apporto sarà basilare, anche perchè poi, una volta stabiliti i concetti base, i protagonisti diventano i giocatori".

Tornando al campionato, domenica vi aspetta la trasferta di Cairo...

"Per utilizzare un'espressione decisamente inflazionata potrei dire che affronteremo la classica partita che si prepara da sola, dato il potenziale del nostro avversario. Chi è lassù dopo quasi venti partite non lo è per caso e servirà una prova importante da parte di tutti. Confido nei miei giocatori, soprattutto su quelli di maggior esperienza: dopo tanti anni sui campi credo che possano trovare dentro di loro le motivazioni per approcciare al meglio la sfida alla capolista".