Calcio - 29 aprile 2019, 12:20

Una folla numerosa a Sassello per dire addio a Orsetta Grandis

La fisioterapista stroncata da un malore a soli 25 anni di età mentre era in vacanza con il fidanzato

Una folla numerosa a Sassello per dire addio a Orsetta Grandis

Tutto il paese, familiari, amici, conoscenti si sono riuniti sabato nella chiesa santissima Trinità di Sassello per l’ultimo commosso saluto a Orsetta Grandis.

Tanti i ricordi di chi le ha voluto bene, di chi ha raccontato della sua solarità, forza, altruismo, del suo impegno con il Genoa e come volontaria Avis. Orsetta lo scorso 23 aprile ha perso la vita in un albergo di Casei Gerola (Pavia), nell'Oltrepò Pavese.

La giovane che aveva studiato al Liceo Della Rovere di Savona, ha accusato un malore mentre si trovava in vacanza con il fidanzato. Il ragazzo dopo aver visto la sua fidanzata sentirsi male, ha lanciato l'allarme (intorno alle tre) al 118, ma i medici non sono riusciti a salvarla. L’autopsia ha stabilito che la morte è stata causata da un infarto.

25 anni, figlia del dottor Carlo Grandis e di Adamaria “Bambi” Roncallo, sorella della giornalista e conduttrice del TgR Maria Chiara, svolgeva il mestiere di osteopata e il Genoa calcio per il quale collaborava come fisioterapista delle giovanili ha voluto ricordarla: “Ciao Orsetta, è dura realizzare che non ci sei più per chi ti ha conosciuto in questi anni imparando a volerti bene. Ci hai messo poco, eh? Un inno alla vita. Un tornado di allegria. Questa eri. Il ricordo delle giornate passate insieme consola ma anche no. Serve appena a scalfire il muro. A combattere il magone con cui facciamo i conti. Una delle prime immagini che custodiamo, è quella nuvola di riccioli biondi tra i bambini dei nostri camp. Sì. Quelli con cui condividevi la passione per il Genoa dall’edizione n° 1 al Sassello, lassù, nel tuo nido, prima di ritrovarli poi in un altro ruolo per la professione che avevi scelto per il futuro. Già, il futuro. Nel momento delle lacrime ci piace ricordarti con un sorriso. Quei sorrisi che ti facevano conquistare punti e simpatie. Ti affidavi a loro per dare il buongiorno ai corsi che ogni anno erano diventati un appuntamento irrinunciabile. Lo specchio di un’anima pura. Un girasole che prendeva i raggi e li ridistribuiva agli altri. Energia positiva a cui attingere. Ci mancherà il tuo calore".

La famiglia ha organizzato alla fine del funerale una vera e propria festa ricca di palloncini colorati e di sciarpe rossoblu del Genoa.

Luciano Parodi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU