Venerdì 18 ottobre alle partire dalle ore 16, nella Sala Rossa del Comune di Savona addobbata a festa si è svolta raccogliendo enorme successo la 53ª edizione della tradizionale festa Atleta dell’Anno 2018. La manifestazione è stata perfettamente organizzata dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport sezione Roggero di Savona e dal delegato del Coni Point provinciale di Savona, Roberto Pizzorno e magistralmente presentata da Laura Sicco. La premiazione di rito è stata preceduta da un interessante e commovente convegno dedicato alla figura dell’indimenticato presidente del Coni provinciale, Lelio Speranza, del quale ricorreva l’anniversario della nascita.Di fronte al pubblico riservato alle grandi occasioni per qualità e quantità sono stati premiati dirigenti, tecnici ed atleti che si sono distinti nelle varie discipline sportive nell’anno 2018.Dell'autorevole e illustre commissione premiante hanno fatto parte per l'amministrazione comunale il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio e l'assessore allo Sport Maurizio Scaramuzza mentre particolarmente gradita è risultata la sorprendente presenza come ospite d'onore del presidente nazionale della Fin Paolo Barelli. Atleta dell’Anno 2018 è stata nominata Linda Cerruti della Rari Nantes Savona campionessa di nuoto sincronizzato.Il Premio Giornalista sportivo dell’Anno (Premio Pastorino - De Marco) se lo è accaparrato Lorenzo Tortarolo unitamente alla redazione di Svsport.Tra i tanti riconoscimenti, naturalmente quelli relativi alla sezione Calcio. Il Fischietto d’Oro è andato al giovane e valente arbitro di belle speranze Mattia Mirri (classe 96) recentemente promosso dal CRA alla CAI, accompagnato dalla mamma, dal padre Rodolfo ex assistente nel campionato di serie A e dalla sorella Fabiola ex arbitro a livello regionale.Il Premio "Claudio Petitti" se lo è aggiudicato Tommaso Vigna inesauribile economo dell'Asd Speranza FC 1912, mentre l'ambito Premio "Carlo Pizzorno" è stato destinato a Felicino Vaniglia. Ecco le sue toccanti ed emozionanti impressioni a caldo : " Mi ritengo estremamente onorato di essere accostato ad un indimenticato ed immenso maestro di sport e di vita quale è stato Giancarlo è questo proprio ad un anno esatto dalla sua scomparsa. Mi ripropongo di ricordarlo non solo come un sincero e leale amico fraterno ( nel mio cuore avrà sempre un posto al sole), ma soprattutto come esempio da imitare per quanto, con dedizione, passione e sacrificio, ha fatto per i giovani, vale a dire per quel mondo/miniera a cui sto dedicando la mia vita. L'inarrestabile Carlo era un direttore d'orchestra, un sognatore, un idealista, un creatore di eventi inimitabili ( su tutti i Tornei Internazionali di Cairo e di Carcare), un punto di riferimento, una colonna. I suoi insegnamenti non cadranno nel nulla ma avranno la continuità che meritano attraverso l'opera e l'impegno di coloro che lo hanno amato, stimato ed ammirato. Credo che chi mi ha premiato abbia visto in me quella stessa determinazione, coraggio e vigore che lo hanno reso "leggendario"e di ciò ne sono estremamente lusingato".