Calcio - 21 maggio 2020, 11:00

Dall'attacco del Borgio Verezzi ai vertici dell'Olhanense. Andrea Papadia rischia la beffa a un passo dalla promozione: "Potremmo non essere promossi nonostante il primo posto"

L'ex giocatore rossoblu fa parte della proprietà del club lusitano, in cui ha ricoperto anche il ruolo di presidente

Dall'attacco del Borgio Verezzi ai vertici dell'Olhanense. Andrea Papadia rischia la beffa a un passo dalla promozione: "Potremmo non essere promossi nonostante il primo posto"

Con il calcio giocato fermo al palo per via delle conseguenze legate all'emergenza Coronavirus, c'è un inedito asse che lega l'Italia (con un pizzico di savonese) e il Portogallo: è la vicenda legata allo Sporting Clube Olhanense, realtà lusitana che milita nel campionato di terza divisione portoghese (Campeonato de Portugal ndr). Tra tre soci che compongono la proprietà (per due terzi italiana) del club rossonero di Olhão, comune situato nel distretto di Faro, c'è infatti anche una vecchia conoscenza del calcio locale: Andrea Papadia, ex attaccante del Borgio Verezzi.

Ed è proprio Papadia che ha spiegato ai nostri microfoni quanto sta succedendo nel calcio portoghese in questi giorni:

"Il Campeonato de Portugal ha una modello competitivo molto anomalo - spiega l'ex bomber rossoblu - Dovrebbe essere l’unico, o certamente uno dei pochi campionati al mondo, dove la prima classificata non ottiene l’accesso diretto alla serie superiore. Il regolamento prevede che le prime due classificate di ogni girone accedano ad un play off ad eliminazione diretta. Delle 8 squadre partecipanti ai play off , le due finaliste ottengono la promozione. In un torneo che già di per se presenta un modello anomalo, una situazione anomala come lo stop dei campionati dovuto alla pandemia ha ulteriormente complicato il contesto".

"Dal momento dell’ufficialità dello stop datata 13 Marzo, la federazione ha sempre indicato come unica soluzione percorribile la disputa di un play off da giocarsi a Giugno - continua ancora Papadia - non giocare dunque le 9 giornate mancanti, ma accedere direttamente alla fase finale considerando la classifica attuale, premiando così le squadre nelle prime due posizioni di classifica di ogni girone e garantendo loro un accesso diretto alle sfide dove si sarebbero dovute decretare le due promosse". 

L’Olhanense si trovava al primo posto nel girone D con 57 punti quando, lo scorso 30 aprile, il premier lusitano Antonio Costa ha annunciato che sarebbe tornata a giocare soltanto la Serie A (Primeira Liga ndr), escludendo il prosieguo delle serie inferiori. Una decisione giunta due giorni dopo una riunione del governo, aperta solo ai rappresentanti della federazione e dei principali club nazionale ovvero Benfica, Porto e Sporting Lisbona, che ha lasciato un inevitabile strascico di polemiche. "È come se in Italia, per decidere in autonomia il futuro delle decisioni legate al calcio, insieme al premier Conte si fossero riuniti i presidenti di Juve, Inter e Milan, di loro spontanea volontà e senza che la riunione venisse promossa pubblicamente dalla Lega Calcio" il commento a tal proposito di Papadia. 

E così il 2 maggio, senza aver tenuto un contatto preliminare con i club, la federazione ha dichiarato che essendoci l’impossibilità decretata dal governo per riprendere le competizioni, FC Vizela e FC Arouca sarebbero state le due società promosse in Segunda Liga escludendo di fatto l'Olhanense nonostante il suo primo posto. 

"La scelta sarebbe ricaduta su queste due società tenendo conto che erano in testa ai loro gironi e vantavano il maggior numero di punti rispetto alle altre prime degli altri gironi (Vizela girone A con 60 punti e Arouca Girona B con 58 punti ndr) - afferma Papadia - il tutto giustificato dalla federazione secondo il criterio del merito sportivo indicato dalla UEFA. Peccato che nei documenti UEFA sia specificato che il criterio del merito sportivo debba essere trasparente, equo e non discriminatorio. Ovviamente questa decisione è stata considerata ingiusta da tutte le altre società coinvolte. Si contesta il criterio di legittimità sportiva della scelta: il regolamento non prevede che si competa per sommare più punti tra gironi differenti, le squadre che lottano per la promozione competono per assicurarsi uno dei due posti disponibili per i play off, attuando di conseguenza le loro strategie sportive. Le squadre di gironi differenti, durante la fase regolare, non si scontrano tra loro. Ogni girone presenta delle proprie caratteristiche specifiche, legate anche al criterio della territorialità, di cui un campionato nazionale tiene conto nella formulazione e creazione dei gironi stessi".

"Il caso ha suscitato un grosso interesse giuridico e rinomati studi legali sportivi si stanno proponendo per aiutare i club pregiudicati a far valere le proprie ragioni - ha inoltre fatto sapere l'ex giocatore del Borgio - Specialmente il caso dell’Olhanense e della Praiense, le due prime in classifica dei gironi del CP escluse dalla promozione in Segunda Liga, sono i più significatici e dibattuti in queste ore. Le perizie legali assicurano che si possa arrivare in breve tempo ad impugnare un procedimento cautelare urgente, per chiara violazione del merito sportivo e dei diritti giuridici delle società, che dovrebbe generare il blocco di tutte le decisioni e dell’organizzazione dei campionati per le stagioni prossime, lasciando il calcio portoghese nel caos".

"La federazione portoghese è una delle più importanti al mondo - dichiara ancora Papadia - Il suo presidente Fernando Gomes è anche uno dei vice-presidenti UEFA. Non si spiega come siano stati adottati criteri differenti per determinare i verdetti della stagione 2019/20 tra le varie serie e non si sia colta l’opportunità di riformare i modelli competitivi dei campionati come da molto tempo si reputa necessario in Portogallo e come la maggior parte degli addetti ai lavori si sarebbe aspettata".   

Nel frattempo, per far valere le proprie ragioni, l'Olhanense ha depositato ricorso contro la decisione federale annunciando di essere pronta ad avanzare fino a creare un vero e proprio blocco dei campionati. E per accendere i riflettori sulla situazione del loro club, i calciatori hanno scritto una lettera a Cristiano Ronaldo, chiedendo solidarietà al loro idolo e sensibilizzandolo sull’ingiustizia subita: "Abbiamo deciso di scriverti questa lettera - le parole dei calciatori rivolte a CR7 - perché sei il Dio del calcio portoghese e fonte di ispirazione per chiunque giochi e siamo sicuri che comprenderai il nostro stato d’animo e la sfiducia nel nostro futuro calcistico".

Il caso della terza serie portoghese potrebbe rappresentare un precedente importante per il calcio europeo. Anche la Serie C italiana sembrava infatti intenzionata a ufficializzare la conclusione della stagione con la promozione delle prime dei tre gironi e di una quarta squadra scelta in base al criterio della media punti rispetto alle gare giocate: nelle ultime ore però l'orientamento sui campionati professionistici sembrerebbe indicare la volontà di tornare in campo, a differenza dei tornei dilettantistici. Anche perché la promozione per media punti dalla Serie C alla Serie B avrebbe potuto innescare un tourbillon di ricorsi e controricorsi in grado di bloccare il sistema calcio italiano. Proprio come in Portogallo.

Roberto Vassallo

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